torna alla home
Visitaci anche su:

Notiziario ambiente energia on-line dal 1999

​Incertezza e tagli penalizzano le rinnovabili, in calo l’Irex: - 8%

where Milano when Lun, 13/10/2014 who michele

Si tratta del terzo calo consecutivo dal mese di luglio, cioè da poco prima dell’approvazione dello “spalma incentivi” per il fotovoltaico. Negativi anche i dati sulle aste dell’eolico, ma le pure renewable italiane restano dinamiche all'estero
 
di Alessandro Marangoni*

Le principali Borse europee hanno registrato buoni risultati nel mese di settembre. I listini hanno beneficiato del deciso intervento della Bce, teso a contrastare la stagnazione e il rischio di deflazione dell’economia dell’eurozona. L’Eurotower, da un lato ha tagliato il costo del denaro allo 0,05%, dall’altro ha annunciato l’avvio ad ottobre del programma di acquisto di titoli cartolarizzati (Abs). Buona la reazione dei listini: CAC e IBEX hanno segnato un +1% nel mese, mentre il DAX è rimasto sostanzialmente invariato.
Anche l’Italia ha beneficiato delle misure adottate dalla Bce, con l’indice FTSE All-Share cresciuto dell’1% nel mese di settembre. Tuttavia, restano le perplessità sul raggiungimento del target sul rapporto deficit/Pil (2,6%), vista la contrazione dello 0,2% nel secondo trimestre dell’anno.
Negativo invece l’andamento del comparto energetico, con l’indice FTSE Oil & Gas che ha segnato un -1% a settembre. Il listino è stato spinto al ribasso dal calo del prezzo del petrolio, con il Brent sceso sotto i 97 dollari al barile, il minimo da due anni. Sul ribasso hanno pesato gli ultimi dati sulla produzione industriale della Cina (secondo consumatore al mondo di petrolio), che ha registrato il tasso di crescita più basso degli ultimi cinque anni (+6,9%). Inoltre, l’IEA ha ridotto nuovamente le stime sulla domanda mondiale, prevista di soli 900 mila bg nel 2014.
L’indice IREX ha avuto un andamento negativo nel mese di settembre, segnando un -8%. Si tratta del terzo calo consecutivo dal mese di luglio, cioè da poco prima dell’approvazione dello “spalma incentivi” per il fotovoltaico. Negativi anche i dati sulle aste dell’eolico: nessuno degli impianti ammessi nel 2013 (465 MW) risulta ad oggi in esercizio, e solo il 25% è in costruzione (fonte ANEV). Le rinnovabili scontano inoltre l’incertezza normativa per il post D.M. 6 Luglio 2012, dato il raggiungimento ormai prossimo del tetto di spesa per gli incentivi (meno di 400 milioni di euro, fonte GSE).
A dispetto delle difficoltà in patria, le pure renewable italiane restano dinamiche all'estero. Particolarmente attiva Falck Renewables, che ha completato l’acquisizione del Gruppo Vector Quatro, società con sede a Madrid attiva nei servizi e nella gestione d’impianti per la produzione di energia rinnovabile. PLT energia realizzerà invece un nuovo impianto eolico di 33 MW di potenza in provincia di Catanzaro. La holding italiana si è aggiudicata nell’ultima asta una tariffa di 88,9 €/MWh per 20 anni, a partire dalla messa in esercizio dell’impianto prevista per il 2016. Negativi invece i risultati finanziari di True Energy Wind, che nel primo semestre dell’anno registra un EBITDA di -389 mila euro a causa del forte piano d’investimenti attuato negli ultimi mesi.
Dinamico anche il campione nazionale, Enel Green Power, che a settembre ha avviato la costruzione di Talinay, il parco eolico di 61 MW di potenza che sorgerà in Cile. Il gruppo ha inoltre presentato un’offerta per la gara che assegnerà circa 850 MW di eolico in Marocco.
Nonostante le crescenti difficoltà sul mercato interno, riflesse nelle quotazioni delle società dell'IREX, le pure renewable restano dinamiche, proseguendo nelle strategie di sviluppo internazionale e di crescita esterna.
 
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex
 

 
 

immagini
Amministratore delegato Althesys
leggi anche: