Irex in aumento, tra attese di crescita e consolidamento del settore rinnovabili
Il processo di assestamento del comparto rinnovabili prosegue, grazie al dinamismo delle pure renewable e al ritrovato interesse della finanza
di Alessandro Marangoni*
L’andamento dei mercati nel mese di febbraio è stato nel complesso positivo; le Borse europee hanno registrato risultati incoraggianti, trainate dai dati sulla crescita dell’Eurozona nel quarto trimestre 2013 (+0,3%). Per la prima volta in tre anni, le sei maggiori economie dell’unione monetaria sono tutte cresciute. La Germania ha visto una ripresa delle esportazioni e degli investimenti (DAX +6%), in Francia sono cresciuti i consumi delle famiglie e gli investimenti pubblici (CAC +7%) e anche la Spagna ha dato segnali di miglioramento (IBEX +4%). In Italia l’indice FTSE All Share ha registrato a Febbraio un +8%. Il nostro Paese è cresciuto dello 0,1% nello scorso trimestre e i mercati finanziari sembrano confidare in una maggior stabilità politica nel medio periodo.
Il trend positivo degli indici finanziari ha visto una brusca frenata nei primi giorni di marzo. La crisi in Ucraina ha infatti innervosito i mercati finanziari, causando un’inversione di tendenza e provocando il rialzo dei prezzi energetici. I prezzi del petrolio sono saliti a febbraio: Brent e WTI hanno raggiunto rispettivamente 109,09 $/b e 102,71 $/b. La crescita del prezzo del greggio, oltre che dalla crisi ucraina, è influenzato dall’instabilità politica di Paesi quali Iraq, Iran, Sud Sudan e Libia, che ha annullato il riequilibrio tra domanda/offerta dovuto al calo dei consumi americani e cinesi. Nel complesso a febbraio ne è derivato un apprezzamento dei titoli energetici e l’indice FTSE Oil & Gas è cresciuto del 6%.
Nel mese di febbraio, l’indice IREX ha segnato un +5%. Il processo di consolidamento del settore prosegue, grazie al dinamismo delle pure renewable e al ritrovato interesse della finanza, ma non solo.
La local utility A2A pare interessata ad alcuni asset di E.ON, in particolare alla centrale idroelettrica di Terni da 531 MW di potenza. I fondi Terra Firma e F2I hanno invece presentato due offerte per l’eolico di Edison, nel quadro dell’operazione che dovrebbe vedere EDF cedere il 70% degli impianti rinnovabili in Italia. Anche il fondo di investimento svizzero Partner Groups ha deciso di investire in Italia, acquistando dal gruppo spagnolo Renovalia tre parchi fotovoltaici situati nel Lazio, per una capacità totale di 16,44 MW. Tra le aziende dell’indice si è distinta EEMS (+28%), trainata dalle buone notizie sulla stabilizzazione del mercato europeo dei semiconduttori. Enertronica presenterà ai soci una proposta di emissione e quotazione di Prestito Obbligazionario, per un importo complessivo massimo di 6 milioni di euro. Frendy energy, proseguendo nella strategia di incremento del portafoglio impianti, ha acquisito il 60% del capitale di K Energy da Index Energy (Gruppo Messoriano); l’azienda è titolare di due centrali idroelettriche per una capacità produttiva annua di circa 2,5 Gwh. Innovatec ha acquisito una partecipazione pari al 36,75% nella società Stea, che svolge attività di servizi di ingegneria, commercializzazione e installazione di sistemi fotovoltaici; la quota di Innovatec sale dunque al 87,75%. Infine True Energy Wind ha emesso Obbligazioni Convertibili per complessivi 4.645.000 di euro.
Il comparto delle rinnovabili italiane conferma, dunque, la sua dinamicità, in particolare nelle strategie di crescita esterna. Il mercato, nonostante il calo di installazioni nel 2013, prosegue nel suo percorso di consolidamento attraverso aggregazioni intorno ai player maggiori.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex