Irex, le società delle rinnovabili in movimento, nonostante le borse in sofferenza
Il settore delle rinnovabili ha risentito della delibera dell’AEEG, che ha abbassato i prezzi minimi garantiti ai livelli dei prezzi zonali, suscitando la protesta delle principali associazioni di categoria. Inoltre, le voci sul possibile abbassamento della soglia per l’accesso allo scambio sul posto
di Alessandro Marangoni*
Il 2014 non si è aperto con i migliori auspici per quanto riguarda i mercati finanziari. Nel mese di gennaio, tutte le principali Borse hanno infatti registrato un andamento decisamente negativo. La sofferenza dei mercati è stata dettata nuovamente dai risultati deludenti dei principali Paesi emergenti; in particolare l’indice HSBC (PMI) dei responsabili acquisti delle imprese manifatturiere cinesi è calato a 49,5 punti. A risentirne è stata soprattutto Wall Street, che ha scontato la diminuzione degli stimoli monetari e i dati negativi sul comparto manifatturiero USA; Dow Jones e Nasdaq hanno segnato rispettivamente -7% e -3% nel mese di gennaio. In calo anche le Borse Europee, in particolare per la tensione derivante dagli stress test sugli istituti bancari. Il mercato tedesco (-4%), francese (-3%) e spagnolo (-4%) segnano, infatti, performance negative. Anche il FTSE ALL-SHARE perde in gennaio il 2%, influenzato anche dall’elevata tensione politica registrata negli ultimi giorni in Italia.
Non si salva il comparto energetico, che ha vissuto un inizio 2014 in forte sofferenza; l’indice FTSE OIL and GAS ha perso infatti il 6%. Il settore è stato influenzato sia dalle prospettive di un futuro instabile della Libia, sia dagli ultimi dati sulla domanda di petrolio della Cina, calata nel 2013. Sulla scia di questi elementi, il Brent è sceso a 106,01 $/b; la notizia di un potenziale accordo dell’Iran sulla questione nucleare, che aumenterebbe le esportazioni di petrolio, ha contribuito al ribasso del prezzo. Il Wti è salito invece a 97,7 $/b.
In questo contesto turbolento, l’IREX ha registrato un calo del 7% in gennaio. Il settore delle rinnovabili ha risentito della delibera dell’AEEG, che ha abbassato i prezzi minimi garantiti ai livelli dei prezzi zonali, suscitando la protesta delle principali associazioni di categoria. Inoltre, le voci sul possibile abbassamento della soglia per l’accesso allo scambio sul posto, non hanno certo contribuito ad alleggerire la tensione.
Ciononostante, l'attenzione degli investitori per il settore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica rimane alta e l'inizio del 2014 ha visto una nuova Ipo, dopo le tre dell'anno scorso. L’indice delle small-mid cap pure renewable italiane è stato quindi nuovamente aggiornato, con l’inserimento della neo quotata Green Power. La società fornisce impianti fotovoltaici, mini eolici e solare termici chiavi in mano, ed è attiva nel settore dell’efficienza energetica destinata all’utenza privata. Il titolo, dopo un primo periodo di assestamento, è stato decisamente apprezzato dal mercato, prova del rinnovato interesse dei mercati finanziari per il comparto delle rinnovabili.
Tra le altre aziende dell’indice, ErgyCapital ha concluso la cessione della partecipazione in una società titolare di un impianto a biogas a Montichiari (BS); Kinexia ha ricevuto l’autorizzazione alla realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da rifiuti organici a Vigevano (PV). Sul fronte finanziario, Enertronica ha concluso l’aumento di capitale deliberato nel 2012: quattro investitori hanno infatti sottoscritto l’ultima tranche di circa 338.000 Euro; Frendy Energy invece, completata l’operazione di reverse takeover, ha ottenuto finanziamenti a medio termine e leasing strumentali per oltre 3 milioni di Euro. Infine, True Energy Wind ha sottoscritto due contratti per la realizzazione di 24 impianti, per una potenza complessiva di 1,44 MW.
Nonostante il contesto generale negativo, le pure renewable italiane sembrano particolarmente attive, nello sviluppo di nuovi progetti, ma soprattutto dal punto di vista finanziario.
*Alessandro Marangoni è amministratore delegato di Althesys, la società di consulenza che cura l’indice Irex