Italia Solare a fianco dei No Triv Sicilia per “Fiume Tellaro”
Gli attivisti si oppongono alla concessione del permesso di ricerca idrocarburi. L’associazione: puntare sulle rinnovabili
Italia Solare accoglie l'appello dei NO TRIV Sicilia e conferma la sua contrarietà a nuove esplorazioni petrolifere in Sicilia e su tutto il territorio nazionale. L'occasione è la nuova la minaccia che le attività del vecchio permesso di ricerca idrocarburi denominato "Fiume Tellaro" possano ora procedere, nonostante la sospensione disposta dalla legge nazionale n. 12 dell'11 febbraio 2019 (conversione in legge del Decreto Semplificazioni), poiché è stata dichiarata conclusa con esito positivo la procedura di "Screening" della Valutazione di Incidenza Ambientale. Il permesso, presentato dalla ditta Panther Eureka nel 2002, ricade nelle province di Catania, Ragusa e Siracusa per un'area complessiva di 660,37 chilometri quadrati.
"Il Piano energetico e ambientale della Regione Sicilia sostiene di voler puntare all'indipendenza energetica dell'isola, ma questo deve avvenire solo attraverso lo sviluppo delle fonti rinnovabili - sole e vento -, di cui l'isola è ricca e non con lo sfruttamento di nuove fonti fossili che devono restare nel sottosuolo. La crisi climatica non lascia ulteriore tempo; dobbiamo agire ora e in modo determinato, non si può nemmeno lontanamente pensare di sfruttare nuovi giacimenti "fossili", commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.
Il permesso estrattivo a Fiume Tellaro si andrebbe ad aggiungere alle già numerose aree di altre concessioni e istanze, alcune delle quali daranno presto luogo al rilascio di numerosi permessi di ricerca, compromettendo ulteriormente la possibilità di un percorso di indipendenza energetica della Sicilia che invece dovrebbe agevolare lo sviluppo delle comunità energetiche e, più in generale, del fotovoltaico.