Osservatorio OIR, i sistemi di accumulo sono al centro del futuro energetico
Secondo il rapporto di Agici, il mercato dei SdA dovrebbe registrare la cifra record di 1,2 GW di capacità globale installata, con un aumento di 500 MW rispetto al 2015
Gli obiettivi ambientali della COP21 rendono i sistemi di accumulo di energia (SdA) un fattore imprescindibile del sistemi elettrici del futuro. Lo sostiene il rapporto dell’Osservatorio OIR di Agici presentato nel corso del workshop “Rinnovabili e accumulo: how to make money”.
Nel 2016 il mercato dei SdA dovrebbe registrare la cifra record di 1,2 GW di capacità globale installata, con un aumento di 500 MW rispetto a un anno prima. Il mercato dei SdA oggi vale 6 miliardi di €, ma già nel 2020 dovrebbe superare i 15 miliardi. Stati Uniti e Giappone sono i paesi leader del settore a livello globale, ma anche l’Italia, grazie al polo tecnologico di Codrongianos e ai numerosi investimenti delle aziende elettriche sta giocando un ruolo di primo piano. Secondo le stime OIR i SdA accoppiati a centrali elettriche rinnovabili (FER) dovrebbero superare nel 2020 i 6.000 MW di capacità installata. Nei prossimi dieci anni i paesi che più investiranno nei SdA saranno USA, Germania, Giappone, Italia e Filippine, con investimenti complessivi per circa 1 miliardo.
“Il mercato dei sistemi di accumulo è ancora agli albori, ma è pronto ad esplodere sulla scia di quanto successo anni fa con il fotovoltaico - ha ricordato Marco Carta di Agici con delega allo Sviluppo e Coordinatore dell’Osservatorio Rinnovabili OIR. - Scalabilità delle soluzioni, ampiezza dei servizi erogabili, economie di scala nella produzione e costi decrescenti sono i principali punti di forza delle batterie. Il loro sviluppo trainerà ancor di più il mercato mondiale delle rinnovabili, tecnologia naturalmente complementare ai sistemi di accumulo. Le imprese sembrano aver compreso il cambiamento che si profila, investendo cifre crescenti nel settore.”
“Ora la palla sta al policy maker, che deve governare i mutamenti tecnologici in atto e indirizzare gli investimenti delle imprese - ha sottolineato Andrea Gilardoni di Università Bocconi e presidente di Agici - . La sfida è disegnare un rinnovato sistema legislativo e regolatorio per gestire il mercato elettrico del futuro ove rinnovabili, accumuli, generazione distribuita ed efficienza energetica siano in grado di massimizzare i benefici per i consumatori e, più in generale, per il sistema”.