Renewable Energy Report, nuova produzione da rinnovabili fino a 10 GW al 2020
Lo evidenziano le previsioni di Energy & Strategy del Politecnico di Milano sul mercato atteso nel periodo 2018-2020. Il rapporto sarà presentato il 10 maggio
La nuova produzione da rinnovabili è stimata nel prossimo triennio tra gli 8 e i 10 GW complessivi, dei quali il 25% circa derivante da interventi di revamping/repowering. Sono alcune delle anticipazioni del Renewable Energy Report realizzato dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, che verrà presentato il 10 maggio a Milano (Campus Bovisa, via Lambruschini 4, Edificio BL28 - Aula Magna Carassa Dadda). Per l’iscrizione qui
La ricerca si è posta l'obiettivo di valutare la possibilità per il nostro paese di raggiungere gli obiettivi di produzione da rinnovabili fissati al 2030. Dai dati emerge che il fotovoltaico rappresenterà oltre il 55% del totale del nuovo installato, seguito dall’eolico con il 35%. Rispetto a quanto osservato quindi rispetto al triennio trascorso ci si attende un ulteriore «sbilanciamento» a favore della fonte solare. Nel complesso, per il fotovoltaico pare ragionevole attendersi installazioni nell’ordine dei 4,5 – 5 GW nel triennio (pari a circa a circa 1,5 GW all’anno). Di questi, la grande parte è ascrivibile ad impianti di taglia medio-grande (sopra 1 MW) con oltre 3,5 GW costituiti da impianti che probabilmente non avranno nemmeno bisogno di sistemi di supporto.
Nel caso dell’eolico pare invece ragionevole attendersi installazioni nell’ordine di 1,5 – 2,2 GW nel triennio (pari a circa 600 MW all’anno). Largamente minoritario il ruolo del mini-eolico, mentre saranno i parchi di medie e grandi dimensioni a catturare l’interesse degli investitori. Idroelettrico, geotermico e impianti alimentati da gas provenienti dalle discariche esaurite (secondo la classificazione del Decreto Rinnovabili) giocheranno - almeno per tutto il prossimo triennio - un ruolo da «gregario», contribuendo nel complesso per una nuova potenza installata che non andrà oltre i 400 MW (ad un passo quindi tra i 100 ed i 130 MW complessivi all’anno, in linea con quanto osservato nel recente passato).