Rinnovabili precarie. Vestas non rinnova il contratto a 333 interinali
Lo fanno sapere i sindacati che parlano di atteggiamento incomprensibile, anche alla luce dei buoni volumi produttivi previsti
Nonostante i buoni volumi produttivi per il 2018, la Vestas Blades non intende confermare i 333 lavoratori in scadenza di contratto, in forza allo stabilimento di Taranto dove si realizzano le pale eoliche.
Lo hanno reso noto i sindacati Fim, Fiom, Uilm e Fismic, che hanno incontrato i lavoratori per spiegare i contenuti delle recenti riunioni che si sono tenute nei giorni scorsi nella sede di Confindustria Taranto e presso la Regione Puglia, con la Task Force per il lavoro presieduta da Leo Caroli, alla presenza della Vestas Blades. Quello dell'azienda è considerato "un atteggiamento davvero incomprensibile. Fim, Fiom, Uilm e Fismic - viene fatto osservare - ancora una volta si trovano a gestire una situazione delicata del territorio, sotto il profilo sociale. Come verificatosi in altre circostanze, il territorio ionico diventa terra di conquista da parte delle multinazionali che, dopo aver ricavato i propri utili, senza alcun indugio, disseminano disoccupazione".
Le organizzazioni sindacali e la Task Force regionale hanno chiesto un incontro ai vertici di Vestas Blades. "Di fronte a mancati impegni - conclude la nota - Fim, Fiom, Uilm e Fismic - decideranno con i lavoratori eventuali azioni di mobilitazione".