Stati Uniti, il fotovoltaico è cresciuto nel 2013 del 21%, ma in termini assoluti è ancora poco
Il nuovo rapporto stilato dalla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) sottolinea che il solare ha fatto registrare un aumento secondo solo a quella derivata dal gas naturale, ma il suo peso sul totale dell’energia prodotta è inferiore all’1%
Il fotovoltaico sta crescendo negli Stati Uniti, sebbene i passi avanti compiuti siano in termini assoluti alquanto modesti. Il nuovo rapporto stilato dalla Federal Energy Regulatory Commission (FERC) sottolinea che nel 2013 l'energia solare ha fatto registrare un aumento secondo solo a quella derivata dal gas naturale.
Secondo i numeri riportati della FERC, nel 2013 l'energia solare ha aggiunto 2.936 MW di nuova capacità - pari ad un accrescimento del 21% rispetto all'anno precedente - per un totale installato di 7,42 GW. Più in generale, le energie rinnovabili nel loro complesso continuano ad aumentare in modo incoraggiante e sono arrivate nel 2013 a produrre 5.279 MW in più rispetto all'anno precedente.
Nonostante i dati positivi, rimane tuttavia massiccia la presenza, anche nelle nuove produzioni, delle fonti energetiche più inquinanti: il gas naturale - battendo il solare - si aggiudica il primo posto della "classifica", con un aumento di 7.270 MW di potenza, seguito poi al terzo posto dal carbone con 1.542 nuovi MW installati. Dati che confermano ancora una volta il predominio assoluto delle fonti più inquinanti: nel mix energetico statunitense il gas naturale rappresenta il 42% del totale con 487.21 GW installati, seguito dal carbone e dal nucleare che si attestano rispettivamente al 28,57% e al 9,25% con 333.43 GW e 107.32 GW.
Tra le rinnovabili, mentre l'energia solare rappresenta ancora una piccolissima percentuale pari a 0,64% del totale, l'idroelettrico e l'eolico sembrano avere fatto passi importanti, andando a coprire rispettivamente l'8.44% (97.88 GW installati) e il 5.20% (60.29 GW installati).
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