Teleriscaldamento in Veneto: un capitale da investire nella filiera bosco-legno-energia
L’avvio di 53 centrali di teleriscaldamento a biomassa permetterebbe un impiego di 600mila t/anno di biomassa, per un valore di 30 milioni annui per i prossimi 20 anni
L’avvio di 53 centrali permetterebbe di impiegare 600 mila t/anno di biomassa locale, per un valore di 30 milioni di euro/annuo per i prossimi 20-30 anni. In provincia di Belluno, dove è maggiore la quantità di biomassa disponibile, si potrebbe coprire la domanda di 160 MW termici installati e 45 MW elettrici, per un valore di investimenti realizzati di 430 milioni di euro, riscaldando 39 Comuni non metanizzati e in gran parte colpiti dalla tempesta. È quanto emerso al convegno promosso da FIPER in collaborazione con Veneto Agricoltura e Anarf sul tema” Teleriscaldamento a biomassa: uno strumento per la gestione attiva delle Foreste”.
Si è trattato di un momento di confronto tra le istituzioni e gli operatori accorsi da ogni parte d’Italia per confrontarsi sulle esperienze di Comuni alpini teleriscaldati a biomassa e capire come promuovere la filiera bosco-legno-energia in Veneto. Dalle esperienze portate dal vicino Trentino e Valtellina, è emerso che l’avvio di impianti di teleriscaldamento a biomassa, peraltro di potenze comunque limitate, ha permesso nel tempo di ricostituire un tessuto imprenditoriale fatto da micro-piccole imprese boschive e consorzi forestali che hanno puntato sull’innovazione per aumentare la competitività nella silvicoltura.
Un laboratorio di talenti e competenze che possono ridare slancio all’economia del bosco e allo sviluppo delle aree montane garantendone nel contempo per lunghi periodi (30-50 anni) la gestione e la manutenzione. Un sistema capace di “assorbire” e valorizzare il legname e biomassa prodotto dalle recenti calamità naturali; nella provincia autonoma di Bolzano, è stato avviato un tavolo di concertazione tra la provincia e le centrali di Tlr a biomassa, con l’obiettivo di impiegare a fini energetici i residui del 1,5 milioni di mc3 di alberi sradicati dalla tempesta nei prossimi 3 anni. In Regione Lombardia, nell’ambito del tavolo della filiera bosco legno, le centrali di teleriscaldamento a biomassa, segherie, imprese boschive e consorzi forestali in stretta sinergia con la Regione sono disponibili a prelevare e reimpiegare i 450.000 mc3 di legname derivanti dalla tempesta.