Truffa degli incentivi nel barese, falsi frazionamenti in tre parchi fotovoltaici. Coinvolta Cpl Concordia
Si è accertato che tre parchi fotovoltaici di grandi dimensioni erano stati solo formalmente frazionati in più impianti di piccola potenza, allo scopo di eludere la complessa procedura prevista per il rilascio della Autorizzazione Unica Regionale
In Puglia è stata scoperta una truffa nel fotovoltaico, con protagonista Cpl Concordia, la cooperativa emiliana già al centro di un’altra inchiesta per un presunto giro di tangenti per la metanizzazione in Campania.
Le indagini - Gli investigatori hanno inizialmente ricostruito gli assetti proprietari degli impianti energetici in provincia di Bari, che sono risultati di proprietà di dieci società con sede in Modena, Brescia, Cremona e Bologna, apparentemente non legate da alcun rapporto di affari o interesse economico. Dagli accertamenti sono emerse una serie di “anomalie” (parziale coincidenza delle compagini societarie, ricorrenza dei medesimi notai che avevano redatto gli atti costitutivi delle società, utilizzo di analoghi “modelli” per l'ottenimento delle autorizzazioni previste dalla normativa in campo energetico, medesimi direttori dei lavori e progettisti incaricati per la realizzazione dei diversi siti energetici) poste alla base dell'articolato e sofisticato sistema fraudolento ideato.
Un falso frazionamento - Si è accertato che tre parchi fotovoltaici di grandi dimensioni erano stati solo formalmente frazionati in più impianti di piccola potenza, allo scopo di eludere la complessa procedura prevista per il rilascio della Autorizzazione Unica Regionale (A.U.R.) e, benché suddivisi e formalmente riconducibili a soggetti economici diversi, erano, di fatto, riferibili alla CPL Concordia Soc. Coop.
La frode, oltre a semplificare le procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti, assicurava all'organizzazione criminale un indebito vantaggio legato al “Conto energia”. Sono stati quantificati in circa 16 milioni gli indebiti pagamenti erogati alle dieci società, a discapito del Gestore dei Servizi Energetici, somme che sono state recuperate alle casse dello Stato, con il sequestro preventivo per equivalente delle disponibilità finanziarie dei 14 indagati e delle società da questi amministrate, nonché degli otto impianti fotovoltaici.