Negli Usa quasi la metà della nuova capacità arriva dall’eolico
I dati del dipartimento Usa registrano nuova capacità produttiva per 16.836 MW
Secondo gli ultimi dati del Dipartimento dell’Energia statunitense, nel Paese il 42% della nuova capacità di produzione di energia aggiunta lo scorso anno viene da impianti eolici, mentre il fotovoltaico perde terreno con il 38%.
Record e potenziale
Nel 2020, grazie a 24,6 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture, la capacità aggiuntiva ha raggiunto un valore record di 16.836 MW. La crescita degli investimenti è dovuta anche ai notevoli incentivi fiscali, accompagnati da progressi tecnologici che rendono i nuovi impianti più efficienti. Lo scorso anno, secondo i dati del Dipartimento, alcuni Stati sono riusciti a sostenere circa la metà del loro fabbisogno energetico grazie all’eolico. Si parla di un potenziale di 35324 MW aggiuntivi, il 24% in più. L’obiettivo dell’amministrazione Biden è quello di raggiungere i 30 GW di capacità eolica offshore entro il 2030 per arrivare entro il 2035 all’obiettivo di una produzione energetica totalmente carbon-free.
L’esempio tedesco
L’obiettivo americano è condiviso da molti altri Paesi, che confidano nell’evoluzione tecnologica del settore per garantire un’efficienza sempre maggiore ai propri impianti. Chi è già più avanti è la Germania: nel 2020 l’energia generata e messa in rete grazie alle rinnovabili è stata del 47% (il 5% rispetto al 2019), con l’eolico responsabile di un quarto della produzione totale, superando di gran lunga il carbone; e mentre programma di dismettere tutti gli impianti a carbone entro il 2038, ha anche deciso di non percorrere la strada del nucleare.