Nel 2013 Ecodom ha trattato 71mila tonnellate di rifiuti elettronici
Bilancio ambientale del consorzio. Evitata l’immissione in atmosfera di 856mila tonnellate di CO2. Leggero calo rispetto al 2012
Nel corso del 2013 sono state 70.955 le tonnellate di RAEE gestite da Ecodom, il consorzio italiano per il recupero e il riciclaggio degli elettrodomestici. In particolare, sono state trattate 34.933 tonnellate di frigoriferi, congelatori, condizionatori (R1), 35.534 tonnellate di lavatrici, lavastoviglie, scalda-acqua, forni, cappe (R2) e 488 tonnellate di piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo e computer (R4). Il risultato annuale - che registra una lieve flessione rispetto all'anno precedente (-1,39%) - è la conseguenza di due semestri in contrasto fra loro: il primo (gennaio/giugno) ha mostrato una forte contrazione (circa il 16%) rispetto al 2012, mentre il secondo ha quasi totalmente recuperato tale flessione, sia per effetto del maggior numero di Punti di Prelievo assegnati a Ecodom dal mese di giugno (in totale 4.277), che per la sensibile diminuzione del valore delle materie prime contenute nei Raee, divenute quindi meno interessanti per il mercato "parallelo", che in molti casi effettua un trattamento dei Raee non corretto dal punto di vista ambientale. È questo il quadro dettagliato che emerge dal "Rapporto di Sostenibilità 2013", presentato a Roma da Ecodom.
Grazie alla qualità dei processi di trattamento utilizzati, nel 2013 Ecodom ha recuperato 62.312 tonnellate di materie prime seconde, che sono state reinserite nei processi produttivi: un ulteriore miglioramento, rispetto ai due anni precedenti, nei tassi di riciclo di tutti i Raggruppamenti gestiti, che complessivamente hanno raggiunto una percentuale dell'87,8%.
Nel dettaglio, 28.977 tonnellate per il Raggruppamento R1, 32.883 per R2 e 452 per R4. In particolare, al primo posto tra i materiali riciclati si conferma il ferro (con 42.287 tonnellate recuperate); al secondo posto la plastica con 7.486 tonnellate, seguita da alluminio con 2.058 tonnellate e rame con 1.658 tonnellate.
"Anche nel 2013, anno in cui è iniziato in Italia l'iter di recepimento della nuova direttiva europea sui Raee - afferma Alberto Borroni, presidente dell’Ecodom - il nostro consorzio ha lavorato strenuamente per cercare di migliorare l'efficienza nella gestione dei Raee, riuscendo a mantenere a zero i contributi chiesti ai produttori e, di conseguenza, ai consumatori. Il nostro auspicio è che si riesca a costruire una vera e propria economia del riciclo, favorendo una migliore simbiosi industriale, un sistema in cui le materie prime scartate come rifiuti possano essere riutilizzate, come risorse, da altre industrie. È questo il sentiero lungo il quale Ecodom vuole camminare, per contribuire a creare un'economia a bassa intensità di carbonio, che riesca a disaccoppiare la crescita dall'uso delle materie prime, dall'emissione di gas che alterano il clima e, più in generale, dall'inquinamento".
Grazie al processo di trattamento realizzato dagli impianti selezionati da Ecodom, nel 2013 si è evitata l'immissione in atmosfera di 856.014 tonnellate di anidride carbonica (CO2).
"La priorità per Ecodom è la tutela dell'ambiente - sostiene Giorgio Arienti, direttore generale del consorzio -. Per questo motivo poniamo una continua attenzione alla qualità del trattamento dei Raee da parte degli impianti nostri fornitori, che stanno costantemente migliorando le loro performance, in particolare per quanto riguarda l'estrazione dei gas ozono-lesivi. Come è spiegato nel nostro Rapporto di Sostenibilità, se tutti i Raee dei Raggruppamenti R1 e R2 generati ogni anno in Italia fossero trattati con un livello di qualità analogo a quello ottenuto da Ecodom, il nostro Paese potrebbe avere, sia in termini di risparmio energetico che di minori emissioni di gas serra, un beneficio ambientale quasi quattro volte superiore a quello attuale".
A livello territoriale, in base ai Raee gestiti da Ecodom, è risultata ancora una volta la Lombardia la regione più virtuosa: 13.960 tonnellate di apparecchiature trattate, con un risparmio di oltre 14 milioni di chilowattora di energia elettrica e più di 140.000 tonnellate di CO2 non immesse nell'atmosfera. Al secondo posto della speciale graduatoria delle regioni virtuose stilata da Ecodom la Toscana, con 7.193 tonnellate di Raee gestiti e al terzo posto l'Emilia Romagna, con 7.161 tonnellate.