Abbigliamento: venti aziende della moda di Prato si alleano con Greenpeace
Il Detox proposto dall’organizzazione ambientalista è lo standard più stringente sull’uso di sostanze tossiche nella produzione tessile
Nei giorni scorsi venti aziende di Prato - il più grande distretto tessile d'Europa -, hanno annunciato di aver sottoscritto contemporaneamente l'impegno Detox di Greenpeace, lo standard più elevato sulla produzione senza sostanze tossiche nel settore della moda. Il distretto pratese ha una tradizione centenaria e rappresenta circa il 3 % della produzione tessile europea, esportando ogni anno più di 2,5 miliardi di euro di prodotti di abbigliamento realizzati per alcuni di famosi marchi internazionali tra cui Burberry, Prada, Valentino, Armani e Gucci.
Per la prima volta lo standard Detox è stato adottato da intere filiere produttive, segno del fatto che una produzione senza l'uso di sostanze tossiche sia possibile e alla portata anche di piccole realtà industriali come quelle pratesi. L'accordo interessa più di 13 mila tonnellate di filati e materie prime e oltre 13 milioni di tessuto prodotti ogni anno.
La campagna Detox di Greenpeace chiede ai marchi della moda di impegnarsi nell'eliminare l'utilizzo di tutte le sostanze chimiche pericolose entro il 2020 e chiede a tutti i loro fornitori di rendere pubblici, su una piattaforma online indipendente, i dati relativi allo scarico di inquinanti dalle loro strutture nell'ottica della massima trasparenza. Tra gli aderenti alla campagna ci sono i gruppi Miroglio e Inditex insieme a marchi internazionali come Valentino, Adidas, H&M e Burberry.
Le aziende di Prato hanno già rinunciato all'utilizzo di numerosi gruppi di sostanze chimiche come richiesto dalla campagna Detox: per esempio, i ritardanti di fiamma bromurati e clorurati, composti organostannici e ammine associate a coloranti azoici, dannosi per il sistema riproduttivo e causa di tumori, sono già stati eliminati.
Leggi la lista delle aziende che hanno sottoscritto l'impegno Detox e il testo dello stesso.