Bio-erbicidi in Mater-Bi, al via sperimentazione
La tecnica utilizza teli per pacciamatura biodegradabile nei vitigni. Sottoscritto protocollo Novamont-Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco
Un protocollo di lavoro, per la stagione agraria 2020/2021, relativo all’ottimizzazione di una tecnica colturale a basso impatto per la vite. A sottoscriverlo Novamont e Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco.
La tecnica - spiega una nota - consiste nell’utilizzo di teli per pacciamatura biodegradabile nei vitigni all’impianto e di formulazioni a base di acido pelargonico per il diserbo e come spollonante, da integrare, al termine della sperimentazione, nel protocollo di coltivazione del Consorzio. L’accordo rientra nell’ambito delle iniziative promosse da Fondazione Symbola per migliorare prodotti e processi produttivi della filiera vitivinicola italiana nel segno della sostenibilità e della qualità. In base all’accordo, Novamont fornirà i materiali e i protocolli concordati con i tecnici del Consorzio, relativi alle superfici in prova, eseguirà i monitoraggi unitamente ai tecnici del Consorzio, elaborerà i risultati relativi all’analisi di Lca e insieme ai tecnici del Consorzio valuterà l’analisi economica.
Utilizzabile in diverse condizioni ambientali e su colture con cicli diversi con ottimi risultati agronomici, il telo in Mater-Bi, biodegradabile in suolo conformemente allo standard europeo Uni En17033, non necessita di essere recuperato e smaltito al termine del ciclo colturale ma può essere lasciato nel terreno ove viene biodegradato ad opera di microrganismi.
Il bioerbicida in fase di sperimentazione che verrà utilizzato nel protocollo di lavoro è a base di acido pelargonico, della famiglia degli acidi monocarbossilici. Unico erbicida di origine naturale ottenuto da oli vegetali, non ha azione sistemica e quindi non distrugge le radici. Inoltre, non avendo effetti residuali né sul terreno né sulle piante trattate non interferisce con la biodiversità e non presenta effetti negativi per ambiente, acqua e suolo.
Secondo Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola, "il vino è un formidabile ambasciatore dell’Italia nel mondo. Il lavoro avviato insieme al Consorzio Prosecco Superiore Docg conferma il rapporto che c’è nel nostro Paese tra produzioni di qualità, sostenibilità, paesaggio, innovazione e cultura".