Biocarburanti, l’antitrust indaga su tre produttori di etanolo
Le imprese nel mirino sono la spagnola Abengoa, la belga Alcogroup SA e la svedese Lantmännen
La Commissione antitrust europea ha deciso di aprire un'indagine formale per verificare se tre produttori di etanolo abbiano violato la normativa Ue e si siano messi d'accordo, manipolando gli indici di riferimento del carburante. Le imprese interessate sono la spagnola Abengoa S.A., la belga Alcogroup SA e la svedese Lantmännen ek för, che producono, distribuiscono e commerciano etanolo.
“Mercati competitivi dei biocarburanti sono cruciali per promuovere trasporti puliti e tagliare le emissioni di gas serra”, ha detto il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, secondo la quale l'uso di questi carburanti è "un elemento importante della strategia della Commissione europea per limitare le emissioni di gas serra e aumentare le energie rinnovabili". L'etanolo è prodotto da colture alimentari come grano, mais e barbabietola da zucchero, e viene principalmente impiegato per alcuni veicoli a motore.
Hanno agito per aumentare i prezzi - Il timore dell'esecutivo Ue è che queste aziende abbiano agito in maniera tale da riuscire ad aumentare il prezzo dell'etanolo, a scapito delle regole europee sulla concorrenza e degli obiettivi Ue nel campo dell'uso delle rinnovabili nel settore trasporti. Nel caso dell'etanolo si parla di biocarburanti della cosiddetta prima generazione, perché impiegano colture utilizzate prevalentemente a fini alimentari, mentre la nuova frontiera che dovrebbe imporsi dopo il 2020 è quella dei biocarburanti di seconda generazione, prodotti da materiali lignocellulosici e oli non commestibili, microalghe e rifiuti.