Carbone prodotto dal petrolio, corre la produzione in Cina
Lo scorso anno sono state prodotte 866mila tonnellate di petrolio equivalenti. Il progetto rientra nella strategia del governo di Pechino per la produzione di energia a basso tasso di emissioni e fa parte di una serie di impianti che verranno realizzati nei prossimi anni
Il primo progetto cinese di produzione diretta di petrolio dal carbone ha prodotto lo scorso anno 866mila tonnellate di petrolio equivalenti. Lo ha rivelato l'agenzia di stampa Xinhua. L'impianto è stato realizzato da Shenhua - il maggiore gruppo carboniero cinese - e produce circa tremila tonnellate di prodotti petroliferi al giorno, sfruttando circa diecimila tonnellate di carbone, secondo calcoli interni. I lavori di realizzazione del progetto, che si trova nella località di Ordos, in Mongolia Interna, erano cominciati nel 2004 e l'investimento del gruppo è stato pari a 12,6 miliardi di yuan, 1,53 miliardi di euro. Il progetto può arrivare a produrre fino a 1,08 milioni di tonnellate di prodotti come diesel, nafta e gas liquefatto all'anno. Ordos è un importante centro carbonifero del Paese: qui si trovano riserve per circa160 miliardi di tonnellate, pari all'11% della quota nazionale.
Il progetto, spiega la Xinhua, rientra nella strategia del governo cinese per la produzione di energia a basso tasso di emissioni e fa parte di una serie di impianti che verranno realizzati nei prossimi anni e che trasformeranno - attraverso processi diretti o indiretti - il carbone in petrolio o in gas.
I processi di coal-to-oil, ma soprattutto di coal-to-gas, saranno sempre più importanti nel futuro della Cina, che punta entro il 2020 a generare 50 miliardi di metri cubi di gas dal carbone, pari al12,5% del fabbisogno nazionale, secondo i calcoli della National Energy Administration. Solo lo scorso anno sono stati 15 i progetti approvati in questo segmento del settore energetico: uno dei più importanti riguarda Sinopec, il maggiore gruppo di raffinazione di greggio di tutta l'Asia, che a fine agosto scorso ha confermato l'approvazione politica del maxi-progetto da oltre cento miliardi di yuan (12 miliardi dieuro) che attraverserà il Paese dallo Xinjiang, nell'estremo ovest, alla provincia costiera dello Zhejiang, con una condotta lunga oltre ottomila chilometri. Il progetto potrebbe arrivare,a pieno regime, a una produzione di otto miliardi di metri cubi di gas all'anno.
Il settore del coal-to-gas, secondo i calcoli di uno studio compiuto da UBS, è destinato a crescere almeno fino al 2020. Per allora la produzione annuale di gas da questi progetti dovrebbe essere di circa 55 miliardi di metri cubi l'anno. Per quest'anno, però, secondo i calcoli del colosso del greggio cinese CNPC, la produzione di coal-to-gas si fermerà a soli due miliardi di metri cubi. Anche la municipalità di Pechino punta molto sulla trasformazione del carbone in forme di energia meno inquinanti.
Dopo gli appelli anti-inquinamento del sindaco della capitale, Wang Anshun, la città dovrebbe preferire al carbone forme di energia più pulite nei prossimi anni, per mettersi in linea con il piano anti-emissioni del governo. La Xinhua, a fine ottobre scorso, ha annunciato che il primo progetto di coal-to-gas della capitale è pronto. Nella fase iniziale, l'impianto dovrebbe convogliare nella metropoli circa quattro milioni di metri cubi di gas al giorno. Datang - l'azienda che sta sviluppando l’impianto - è già al lavoro sulla seconda fase del progetto, che dovrebbe essere operativo dal terzo trimestre di quest'anno.