Contro l’inquinamento del mare Whirlpool presenta il “mangia rifiuti” dei porti
Il dispositivo è capace di aspirare tutto ciò che gli galleggia intorno, fino a raccogliere 1,5 kg di rifiuti al giorno
Contro l'inquinamento dei mari scende in campo un colosso degli elettrodomestici come la Whirlpool Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), segmento operativo dell’americana Whirlpool Corporation, che al porto turistico Marina dei Cesari di Fano ha presentato "Seabin"l, un dispositivo che, galleggiando sull'acqua, raccoglie rifiuti 24 ore al giorno.
Nell'ambito della sua adesione a #PlasticLess, progetto di riduzione dell'inquinamento delle acque marine dai rifiuti in plastica promosso da LifeGate, principale piattaforma in Italia sui temi della sostenibilità, Whirlpool ha scelto due porti marchigiani (Fano e San Benedetto del Tronto) dove installare in Italia i primi due "Seabin" realizzati dalla azienda francese Poralu Marine.
Una volta messo in un bacino portuale, il dispositivo - ancorato al pontile - funziona per 365 giorni l'anno ed è capace di aspirare tutto ciò che gli galleggia intorno, fino a raccogliere 1,5 kg di rifiuti al giorno per un totale di oltre 500 kg all'anno. Seabin aspira vari materiali: dalle bottiglie di plastica fino alle microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e microfibre da 0,3 mm, non visibili a occhio nudo. Nella sperimentazione che verrà testata è in previsione anche l'installazione di una spugna assorbente per idrocarburi, capace di raccogliere gli scarichi delle imbarcazioni che solitamente si raccolgono negli angoli delle banchine.