Così si fa! Il CNR conclude il processo di stabilizzazione dei precari, con l’assunzione di altri 328 ricercatori e tecnologi
Le unità di personale sono in servizio presso l’Ente e hanno maturato i requisiti ai sensi della Legge Madia. Dal 2018 ad oggi stabilizzazione per 1.868 lavoratori
Con delibera del 30 novembre 2021 il Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha deciso di stabilizzare l’ultimo contingente di ricercatori e tecnologi che, in servizio presso l’Ente, hanno maturato i requisiti di stabilizzazione previsti dal Dlgs 75/2017.
Quasi 2.000 persone assunte
Completando il processo avviato nel 2018 e con un investimento complessivo che, a regime, sarà pari ad oltre 144 milioni di euro – di cui 69 milioni di euro finanziati con appositi provvedimenti normativi – , la stabilizzazione ha riguardato in tutto 1.868 unità di personale, tra ricercatori e tecnologi. Questo nuovo passo è uno sforzo di grandi proporzioni per un Ente che, rispetto ad alcuni principali competitor internazionali (CNRS in Francia, Max Planck Institute in Germania, Karolinska Institute in Svezia e NRCC in Canada) presenta il più basso livello di finanziamento statale per ricercatore e la più alta capacità di attrarre fondi di ricerca (circa il 30% del complessivo turnover). Il percorso che ha portato alla conclusione del processo di stabilizzazione è risultato molto difficoltoso proprio per la scarsità complessiva dei trasferimenti statali, che negli ultimi anni hanno inciso profondamente sui complessivi equilibri economico finanziari e che solo recentemente sembrano essere in controtendenza.