Ecco che cosa contiene l’accordo Assovetro-Gse per decarbonizzare la filiera del vetro
L’intesa puntando sull’efficientamento energetico degli stabilimenti produttivi delle imprese ma anche in analisi settoriali inerenti consumi, emissioni, processi, sotto il profilo di aspetti tecnici ed economici
Supportare la transizione dell’industria italiana del vetro attraverso un maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili nei processi produttivi ed una riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Questa la finalità principale del protocollo d’Intesa sottoscritto tra Assovetro, l’Associazione italiana degli Industriali del Vetro e il Gse, il Gestore dei servizi energetici.
L’intesa in sintesi
L’accordo, siglato dal presidente di Assovetro, Marco Ravasi, e dal direttore generale, Walter da Riz, da un lato e dal presidente del Gse, Paolo Arrigoni, e dall’amministratore delegato, Vinicio Mosè Vigilante, dall’altro, si focalizza sulla decarbonizzazione della filiera del vetro, puntando sull’efficientamento energetico degli stabilimenti produttivi delle imprese associate ad Assovetro, sulla promozione di configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile, sull’implementazione di tecnologie innovative e sostenibili, così da favorire il miglioramento delle performance ambientali dei processi produttivi, il perseguimento degli obiettivi europei di decarbonizzazione e di quelli indicati dal Pniec e l’attuazione delle misure del Pnnr. In base al protocollo, inoltre, Assovetro e Gse collaboreranno in analisi settoriali inerenti consumi, emissioni, processi, sotto il profilo di aspetti tecnici ed economici e anche per individuare progetti sperimentali di interesse per il comparto del vetro, dai quali emergano soluzioni tecnologicamente avanzate utilizzabili per la diffusione delle best practice sul territorio, tra cui l’utilizzo dell’idrogeno verde e il sostegno alla elettrificazione delle produzioni di vetro. Sono inoltre previste iniziative di formazione ed informazione e l’istituzione di un Tavolo di lavoro permanente per garantire uno scambio tecnico-operativo sui temi della regolazione energetica e delle regole tecniche per l’accesso ai meccanismi gestiti dal Gse, sulle problematiche connesse all’utilizzo di tecnologie di carbon capture and storage (ccs), ai processi di carbon utilisation (ccu), al carbon border adjustement mechanism (cbam) e altri ancora. Il protocollo avrà una validità di tre anni dal momento della firma.
Le parole
“L’industria italiana del vetro, attraverso la continua innovazione degli impianti - ha sottolineato il presidente di Assovetro, Marco Ravasi - ha già avviato il percorso di transizione energetica e circa 7 imprese su 10 hanno formalizzato una roadmap di decarbonizzazione. Questo accordo sarà uno stimolo per proseguire sulla strada della transizione e per cogliere tutte le opportunità derivanti dai meccanismi di sostegno messi a disposizione dal Governo e gestiti dal Gse, così da coniugare sostenibilità ambientale ed economica”. “La cattura della CO2, l’elettrificazione e i green fuel sono le tre leve che potrebbero garantire, entro il 2050, fino all’80% di riduzione delle emissioni totali del settore vetrario italiano, secondo produttore in Europa. In quest’ottica la sperimentazione di nuovi vettori energetici, come l’idrogeno verde e il biometano, rappresentano una valida soluzione per ottimizzare i consumi energetici e gestire le sfide di produzione e trasporto delle vetrerie”, ha affermato Paolo Arrigoni, presidente del Gse.
“Il Gse è al fianco delle industrie, in coordinamento con il ministero dell’Ambiente, per identificare soluzioni che garantiscano accesso alle leve di decarbonizzazione per tutto il comparto”, così l’amministratore delegato del Gse, Vinicio Mosè Vigilante.