Energia. Appello di scienziati e aziende alla Ue: puntare sullo stoccaggio
Tra le firme, quelle del direttore del Karlsruhe Institute of Technology, Stefano Passerini
Puntare sullo stoccaggio energetico per riuscire a lasciarsi alle spalle i combustibili fossili e puntare sulle fonti rinnovabili: è quanto chiedono, in una lettera aperta ai decisori politici dell'Unione Europea e ai media, alcuni fra i maggiori centri di ricerca impegnati nell'energia e le aziende europee specializzate. Tra le firme, quelle del direttore del Karlsruhe Institute of Technology, Stefano Passerini (nella foto), e del responsabile del Dipartimento per lo stoccaggio elettrico del Fraunhofer Institute of Solar Energy Systems, Matthias Vetter.
Ripensare la struttura
Concentrandosi sul REPowerEU Plan, il piano energetico promosso in maggio dall'Unione Europea, la lettera rileva che "l'attuale situazione geopolitica nel continente, unita all'elevata dipendenza dalle importazioni di gas naturale, alla crescente domanda di elettricità e, di conseguenza, all'aumento delle bollette per famiglie e imprese, determina un'urgente necessità di ripensare la struttura dei sistemi energetici europei". Riconoscendo che l'obiettivo del REPowerEU Plan è rendere più sicuro l'approvvigionamento energetico puntando sulle fonti rinnovabili, nella lettera aperta si rileva che "perché questo piano abbia successo, deve essere accompagnato da obiettivi e programmi politici adeguati alla diffusione delle tecnologie per l'accumulo di energia e di altre tecnologie che consentano flessibilità". Si tratta, rilevano gli autori della lettera, di tecnologie necessarie per rendere "sicura ed efficiente l'integrazione delle rinnovabili nella rete energetica europea, ed è giunto il momento di riconoscerle come i pilastri della transizione energetica europea".