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Coinvolta nel progetto Adrion è l’Università IUAV di Venezia che punta alla ricerca e all’alta formazione per sostenere le politiche energetiche nella regione adriatico-ionica

L'Università Iuav di Venezia ha partecipato all'evento finale del progetto europeo Adrion Trainee, coordinato dall'Università di Patrasso e dedicato alla costruzione di un master sul tema delle energie rinnovabili. Adrion (acronimo di Adriatico-Ionico) nasce da un programma di sperimentazione competitiva sostenuto dalla Commissione Europea che incoraggia l’interazione tra ricerca e alta formazione per sostenere le politiche energetiche nei prossimi anni in tutta la regione adriatico-ionica, in cui il settore delle energie rinnovabili è in forte crescita.

Cosa prevede
Il corso offrirà a chi studia l'opportunità di frequentare corsi nei sei paesi partecipanti al progetto Adrion Trainee: Italia, Grecia, Croazia, Albania, Bosnia-Erzegovina e Serbia. Tra gli otto partner del progetto figurano università e imprese attive nel campo dell’energia; per l’Italia, oltre all’Università Iuav di Venezia, partecipano l’Università di Bologna e l’azienda Solar Info Community.
“Si tratta di un'ottima opportunità per gli studenti di formarsi su questioni urgenti in cui l’Università Iuav crede molto, e che si iscrive perfettamente nel quadro di Venezia Capitale della Sostenibilità”, afferma con convinzione il rettore Iuav, Benno Albrecht.  Il progetto per il nuovo master ha portato alla definizione dei corsi e delle procedure che saranno rese disponibili al pubblico nelle prossime settimane. Dopo la valutazione da parte di una commissione internazionale, il master potrebbe partire già dal prossimo anno accademico.
"La nostra Università è sempre stata all'avanguardia nel campo dell'innovazione e degli aspetti ambientali: questo master permetterà agli studenti di formarsi per essere attivi nella transizione ecologica in atto" spiega Francesco Musco, direttore della ricerca Iuav e responsabile scientifico del progetto. "L'efficienza energetica è il cardine della transizione ecologica: l'Unione Europea, tramite l'agenda verde, chiede agli stati membri di contribuire in tutti i settori. Con questo progetto abbiamo la possibilità di rapportarci anche con stati extra-UE che sono nostri vicini" osserva Piercarlo Romagnoni, ordinario in Fisica Tecnica Ambientale all’Università Iuav di Venezia.