Green economy per la ripartenza dell’area ex-Fiat di Termini Imerese
Il consorzio di imprese verdi Smart Utility Group punta alla creazione di un polo tecnologico per l'economia circolare e la mobilità elettrica nel distretto industriale ex-Fiat. A regime, gli occupati saranno tra le 700 e le 800 persone
Smart City Group, consorzio di imprese della green economy e delle tecnologie per la mobilità elettrica, ha presentato la documentazione di manifestazione d’interesse relativa al bando per la riconversione ecologica del distretto industriale di Termini Imerese nell'area ex FIAT e Blutec.
Spiega Giancarlo Longhi, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Smart City Group, con una notevole esperienza ai massimi livelli nazionali nel riciclo e recupero degli imballaggi: “Il nostro progetto per Termini Imerese mette al centro la green economy e offre risposte concrete su due questioni centrali per la Sicilia: salvaguardare l’ambiente offrendo un’adeguata valorizzazione delle materie prime seconde, che altrimenti finirebbero in discarica, e creare nuovi posti di lavoro per chi, oggi, è in grande sofferenza”.
Obiettivo della manifestazione d’interesse del consorzio proponente, che riunisce 15 aziende di tutta Italia, da Torino alla Toscana alla Sicilia, attive nei settori ambientale e del trattamento delle acque, nell'agricoltura, nella produzione di energie rinnovabili, nella green mobility, nell’ICT e nei sistemi di storage, è la creazione di un ecosistema industriale per l'economia circolare e la mobilità innovativa in Sicilia che possa essere di esempio a livello nazionale.
Il progetto si chiamerà S.U.D., acronimo di Smart Utility District, e si propone come moderno distretto tecnologico siciliano per garantire il ciclo virtuoso dell'economia del riuso delle materie nell'intera regione; il volume di occupati previsto, a regime, è tra le 700 e le 800 persone.
Due le aree principali, ovvero mobilità elettrica innovativa e valorizzazione di materie prime seconde: tecnologie per la mobilità sostenibile, batterie e sistemi di accumulo, fino all'assemblaggio di citycar elettriche e valorizzazione e il recupero di biomasse provenienti dall'agricoltura della zona per produrre gas tecnici ed energia. L’iniziativa nasce dalla convinzione dei soggetti chiamati a investire che l’area sia un’ottima opportunità di sviluppo, in grado di offrire una nuova collocazione occupazionale e di formazione professionale a tutti i lavoratori ex Fiat/Blutec, colmando al tempo stesso la carenza di impianti di riciclo e valorizzazione delle risorse secondarie dell’isola.