Idrogeno, la giunta “esenta” Veneto Nanotech dal presentare garanzie sui contributi pubblici
Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell'assessore Renato Chisso in concerto con i colleghi Isi Coppola e Massimo Giorgetti, accogliendo una richiesta della società
Veneto Nanotech è stata esentata dal presentare la garanzia fideiussoria sul contributo pubblico assegnato per la realizzazione di un progetto di sviluppo e sperimentazione delle tecnologie dell'idrogeno a Porto Marghera, che verrà completato entro il 2015. Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell'assessore Renato Chisso in concerto con i colleghi Isi Coppola e Massimo Giorgetti, accogliendo una richiesta della società, peraltro a maggioranza assoluta di quasi il 78 per cento della stessa Regione.
A Porto Marghera è attivo da poco meno di un decennio un distretto dell'idrogeno, realizzato sulla base di un accordo tra Regione e Ministero dell'ambiente, i cui compiti sono la promozione e realizzazione di ricerche e sperimentazioni sulle tecnologie di utilizzo dell'idrogeno. La società che gestisce il distretto, Veneto Nanotech S.C.p.A. appunto, ha presentato un ulteriore progetto, sulla cui realizzazione convogliare le risorse pubbliche ancora disponibili per queste finalità, che coprono l'80 per cento dei costi sia per le attività di ricerca industriale sia per le attività di sviluppo sperimentale. Per ottenere il finanziamento, la società avrebbe dovuto presentare una fideiussione bancaria o polizza assicurativa in favore della Regione, ma ha chiesto di esserne esentata, considerato il costo dell'operazione.
“Abbiamo accolto la richiesta - ha spiegato Chisso – tenuto conto tra l'altro che l'attuale situazione congiunturale rende particolarmente oneroso l'accesso a queste forme di garanzia. In casi similari, inoltre, l'istituzione richiede la garanzia qualora l'erogazione del finanziamento pubblico venga anticipata, mentre in questo caso la corresponsione avviene per stati di avanzamento dei lavori e a rendicontazione finale. Ma soprattutto, è la stessa Regione che controlla la società, la cui ricerca è di importanza strategica in termini di recupero ambientale e valorizzazione del sito di Porto Marghera, riconosciuta anche a livello nazionale”.