Mobilità. Sharing mobility e piste ciclabili in tutta Italia, ecco i dati Istat
Ztl in 105 città, bike sharing in 60. Domina il nord, in particolare Milano
Il car sharing è presente in 26 città italiane, il bike sharing in 60 città. Inoltre, ci sono 38,1 m2 di aree pedonali per 100 abitanti e 20,2 km per 100 km2 di piste ciclabili. 66 città hanno istituito Zone 30, altre 103 la Ztl. 55 Comuni dispongono di punti di ricarica per veicoli elettrici. Questi i dati pubblicati per il 2015 nel Report Ambiente Urbano dell'Istat.
In particolare, le città che dispongono di un servizio di bike sharing rimangono invariate (60 come nel 2014, estensione più grande d’Europa), ma con dei cambi: il servizio è cominciato a Verbania, Siena e Palermo, mentre è stato sospeso o dismesso a Pistoia, Isernia e Carbonia. Il bike sharing è diffuso soprattutto al Nord (in quattro città su cinque e in tutti i grandi comuni tranne Trieste), mentre al Centro è presente in una città su due (non a Roma) e nel Mezzogiorno in una su cinque (tra i grandi comuni a Napoli, Bari, Palermo, Cagliari).
Servizi di car sharing sono presenti in 26 capoluoghi, con 700mila utenti. Milano e Roma sono le città leader, con il 60% dei veicoli usati con quetsa modalità. Il Car sharing è disponibile in due opzioni. Quella 'tradizionale', a postazione fissa, è stata introdotta in Italia nel 2001 e viene gestita prevalentemente da operatori pubblici, è presente in 24 città , due in più dell’anno precedente: nel 2015 il servizio è stato avviato a Lecco, Bergamo e Mantova, mentre è stato sospeso a Napoli. Sono passate da tre a sei, invece, le città servite da operatori del car sharing a flusso libero: a Milano, Firenze e Roma si sono aggiunte Torino, Verona e Prato. Le due modalità coesistono a Torino, Milano, Firenze e Roma. Fra gli altri grandi Comuni, Verona è servita solo da un operatore a flusso libero, e Venezia, Padova, Bologna, Palermo e Cagliari solo da operatori a postazione fissa.
Milano è la città italiana più avanzata sul fronte della mobilità condivisa e sta alla pari con le maggiori capitali europee. Il contesto milanese è estremamente favorevole per lo sviluppo della Sharing mobility, sia per le caratteristiche socio-demografiche dei suoi residenti sia perchè l'Amministrazione ha investito decisamente sul trasporto pubblico e la mobilità ciclo-pedonale e ha intrapreso con decisione tutte le misure a disposizione per scoraggiare l'uso dell'auto di proprietà nelle aree centrali della città.
È aumentata in tutta Italia anche la dotazione di aree pedonali, toccando una media di 38,1 m2 ogni 100 abitanti (37,3 l’anno precedente e 31,8 nel 2008). La disponibilità è molto più elevata al Nord (51,8 m2 ogni 100 abitanti), mentre i valori medi delle città del Centro e del Mezzogiorno risultano nettamente inferiori alla media Italia (29,7 e 26,9, rispettivamente). Le dotazioni più cospicue (oltre 1 metro quadro per abitante) si rilevano a Verbania, Cremona, Venezia, Firenze e Cagliari.