Mobilità sostenibile. Accordo Fca-Iveco-Snam per lo sviluppo del metano per auto e camion
Si punta a raddoppiare le stazioni di servizio per superare quota 3 milioni di veicoli al 2025
Raddoppiare le stazioni di servizio a Cng (gas naturale compresso), fino a oltre 2mila nei prossimi 10 anni, in coerenza con la Direttiva Dafi in corso di recepimento, per un parco circolante che superi i 3 milioni di veicoli. Sono alcuni degli obiettivi del memorandum of understanding firmato al Mise da Fca, Iveco e Snam per accelerare lo sviluppo del metano per autotrazione, alternativa immediatamente disponibile e più sostenibile rispetto ai carburanti tradizionali. L’accordo è stato siglato alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e di quello delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio.
La corsa al metano per autotrazione comporterà un impatto diretto di circa 1,5 miliardi di euro per la tecnologia a gas naturale prodotta in Italia e oltre 1 miliardo di euro di investimento per le infrastrutture di distribuzione del metano per autotrazione a livello nazionale, con evidenti benefici anche in termini occupazionali.
Forte di una tecnologia consolidata e all'avanguardia nel mondo, l'Italia è il primo mercato europeo per i consumi di metano per autotrazione, con oltre 1 miliardo di metri cubi consumati nel 2015 e circa 1 milione di veicoli attualmente in circolazione. L'Italia vanta una filiera industriale del gas naturale nel settore trasporti che rappresenta un'eccellenza tecnologica e ambientale riconosciuta a livello mondiale, potendo inoltre far leva sulla rete di metanodotti più estesa e accessibile d'Europa, lunga oltre 32 mila chilometri.
Per i consumatori sono attesi risparmi fino a 800 milioni di euro in 5 anni, calcolati sulla base dei prezzi del petrolio degli ultimi mesi, storicamente tra i più bassi. Da un punto di vista ambientale, l'alimentazione a metano per automobili, camion e autobus consente una rilevante riduzione delle emissioni inquinanti del parco veicoli che si prevede possano essere sostituiti, stimata in un 40 per cento di CO2 (anidride carbonica) e oltre il 90 per cento di NOx (ossidi di azoto) rispetto alle alimentazioni tradizionali, con una pressoché totale riduzione di ciò che maggiormente inquina le nostre città, ovvero il PM (particolato). Il settore del gas naturale per autotrazione vanta già oggi un fatturato di 1,7 miliardi di euro l'anno e circa 20 mila addetti.
Fca persegue tra le sue linee strategiche lo sviluppo delle motorizzazioni a carburanti alternativi: è leader nel campo delle tecnologie Cng (gas naturale compresso), nel recente passato ha sviluppato significativamente la gamma, attualmente composta da dodici modelli, una delle più complete nel panorama automobilistico.
Iveco ha acquisito un vantaggio tecnologico nelle motorizzazioni a gas naturale e sviluppato una gamma completa di veicoli sia Cng sia Lng (Liquefied Natural Gas), dal veicolo commerciale leggero Daily all'autobus urbano Urbanway, al nuovo Stralis Lng per trasporto merci a lungo raggio, lanciato sul mercato lo scorso giugno. Una conferma delle potenzialità del metano nei veicoli commerciali, nel trasporto pubblico e nel pubblico servizio, settori nei quali il brand è protagonista a livello internazionale.
Insieme, Fca e Iveco intendono sviluppare ulteriormente le loro gamme di veicoli a gas naturale, già tra le più complete al mondo, portando ulteriore innovazione nell'ambito di un'eccellenza tecnologica italiana presa a riferimento da numerosi Paesi stranieri e riconosciuta tale a livello mondiale, con un ruolo attivo nella promozione dell'offerta e di operazioni di marketing mirato.
Snam, quale leader europeo nella realizzazione e gestione delle infrastrutture per il mercato del gas naturale, metterà a disposizione la sua consolidata esperienza nel settore investendo circa 200 milioni di euro nei prossimi 5 anni per favorire lo sviluppo degli impianti per il rifornimento di Cng. Ciò consentirà di aumentare il numero delle attuali 1.100 stazioni di servizio a metano, di migliorare la qualità del servizio di erogazione agli utenti e di garantire una diffusione più equilibrata delle stazioni nelle diverse regioni del Paese, secondo modalità e priorità di sviluppo sinergiche con l'evoluzione del parco circolante dei veicoli leggeri e pesanti.