Mobilità sostenibile, in Emilia-Romagna previsti interventi per 3,6 miliardi
Sarà completato il ricambio del parco mezzi circolante, sviluppo del trasporto rapido costiero, mille chilometri in più di piste ciclabili, mobilità elettrica, incentivi per pendolari ed estensione degli abbonamenti gratuiti per gli studenti
L’Emilia-Romagna fa un investimento senza precedenti nella mobilità sostenibile. Metterà a disposizione un miliardo degli oltre 3,6 miliardi di euro previsti per interventi da realizzare nel prossimo triennio. Tre gli assi strategici di intervento: trasporto pubblico, mobilità pulita e ciclopedonale, logistica e merci su ferro.
Treni, bus, piste ciclabili
Sarà completato il ricambio del parco mezzi circolante, con treni e autobus ecologici, comodi e sicuri; elettrificazione delle linee ferroviarie, stazioni rinnovate, più accessibili e tecnologiche, per un’offerta ferroviaria regionale a zero emissioni entro il 2023; trasporto merci su ferro e cluster intermodale per togliere sempre più camion dalle strade (almeno 50mila mezzi pesanti). E ancora, sviluppo del trasporto rapido costiero, mille chilometri in più di piste ciclabili entro il 2030, mobilità elettrica, incentivi per pendolari ed estensione degli abbonamenti gratuiti per gli studenti per rendere attrattivo al massimo il trasporto pubblico locale, con particolare attenzione a chi vive nelle aree interne e nelle zone di montagna. Progetti che riguardano tutti i territori, cercando la massima condivisione nelle comunità locali. Per fare della mobilità sostenibile uno dei perni della strategia della Regione di accelerazione della transizione ecologica e per centrare gli obiettivi fissati insieme a tutte le parti sociali e alla società regionale nel Patto per il Lavoro e per il Clima e nella Strategia regionale 2030, in aderenza all'Agenda dell'Onu: completa decarbonizzazione entro il 2050 e 100% di energie rinnovabili al 2035.
Bus gratis per i più giovani
Un quadro d'insieme delineato agli Stati generali della mobilità sostenibile in Emilia-Romagna – ‘MuovERsi, Il futuro della mobilità insieme', organizzati dalla Regione Emilia-Romagna per fare il punto su quanto si sta facendo e su cosa serve fare, a partire dal prossimo triennio. Da un lato, quindi, quello che è già in corso: la cura del ferro che ha portato al rinnovamento del parco treni regionale, oggi con l'età media più bassa in Italia; il via al maxipiano pluriennale d'acquisto di 1.600 bus ecologici, per un investimento da 600 milioni di euro; i bus gratuiti in tutte le principali città per i pendolari abbonati al servizio ferroviario regionale; i bus gratuiti per tutti gli studenti nel percorso casa-scuola, anche nel tempo libero, senza limiti fino ai 14 anni e con un Isee familiare fino a 30mila euro per gli under19; ciclopedonalità, con la più alta percentuale di spostamenti sulle due ruote (10%, il doppio di quella nazionale); fondi ai Comuni per incentivi a chi si reca al lavoro in bici (Bike to work), piste ciclabili e velostazioni, e per il ricambio del parco mezzi delle amministrazioni pubbliche in favore di veicoli non inquinanti; lo spostamento delle merci dalla gomma al ferro.
Le parole di Giovannini e Bonaccini
Il ministro dei Trasporti Giovannini spiega come il piano per la mobilità sostenibile adottato dalla Regione Emilia-Romagna comprenda "investimenti volti a migliorare la vita delle persone, alimentare lo sviluppo aumentando la competitività delle imprese e l'occupazione. Si tratta di un percorso che consente di rinnovare in modo sistemico le modalità di trasporto nella direzione della transizione ecologica. Gli obiettivi del piano sono ambiziosi - aggiunge il ministro -, ma realizzabili con la collaborazione tra istituzioni, operatori economici, sindacati, rappresentanti della società civile. Gli interventi attuano il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo rafforzano e lo integrano con ulteriori risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione. Ne emerge un sistema di mobilità rinnovato, che punta a vincere la sfida della transizione ecologica e digitale, premiando chi, per gli spostamenti quotidiani, si serve dei mezzi di trasporto pubblici". "Serve una svolta che impegni il Paese e l'intera comunità internazionale a puntare con forza sulla transizione ecologica anche attraverso la mobilità sostenibile. Una scelta strategica irreversibile - afferma il governatore Bonaccini -. In Emilia-Romagna questa scelta l'abbiamo fatta, insieme all'intero sistema regionale, rafforzandola nel Patto per il Lavoro e per il Clima”.