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C’è un modo per misurare l’economia circolare: arriva la norma UNI 11820

where Milano when Mer, 08/02/2023 who luca

Con la norma, spiega TÜV Italia, si analizza la circolarità secondo un’ampia prospettiva (inclusi gli approcci complementari come life cycle thinking, material flow analysis, resource value maintenance e value recovery) e prevede la compilazione di settantuno indicatori

Misurareunimisurazionecircular.jpg la circolarità di un’azienda è finalmente possibile. A fine novembre è stata presentata dall’Ente Italiano di Normazione la norma UNI/TS 11820 grazie alla quale ciascuna organizzazione può individuare il proprio livello di circolarità. La valutazione da parte di un ente indipendente – quale è TÜV Italia – può verificare e validare la conformità del risultato.
 
Abbiamo la norma
Sono ormai diversi anni che si parla di economia circolare ma quello che è sempre mancato erano dei criteri, normati e uguali per tutti, con cui misurarla. La misurazione della circolarità era richiesta anche dal PNRR, con l’obiettivo di prevedere uno specifico ruolo per la sua misurazione tecnica. Ora, grazie alla norma UNI/TS 11820, questo rilevamento sarà possibile e darà modo di misurare la circolarità delle organizzazioni presenti in Italia. “Il tema dell’economia circolare negli ultimi anni è arrivato ad essere costellato da centinaia di definizioni, numerosi business model, buone pratiche e migliaia di indicatori, spesso settoriali e difficilmente quantificabili” - afferma Primiano De Rosa-Giglio, Business Line Manager Sustainability – “Tutto ciò ha portato grande confusione e poca concretezza. La pubblicazione della norma UNI/TS 11820 pone finalmente termine a questi problemi, fornendo alle aziende di qualsiasi settore e dimensione uno strumento che permette di calcolare il proprio livello di circolarità sulla base di una serie di parametri univoci e facilmente quantificabili, arrivando così a un indicatore finale misurato in termini percentuali. Si tratta di un elemento di svolta per il mondo dell’economia circolare che permette finalmente di identificare in maniera trasparente le aziende che hanno un modello di business realmente circolare”.
 
La norma UNI/TS 11820
Lo standard analizza la circolarità secondo un’ampia prospettiva (inclusi gli approcci complementari come life cycle thinking, material flow analysis, resource value maintenance e value recovery) e prevede la compilazione di settantuno indicatori suddivisi in sei categorie: risorse materiali e componenti; risorse energetiche e idriche; rifiuti ed emissioni; logistica;  prodotto e servizio; risorse umane, asset, policy e sostenibilità. Ad ognuno degli indicatori presenti nelle differenti categorie è attribuito un valore e, attraverso una semplice formula di calcolo, si può ottenere un livello di circolarità, restituito in valore numerico percentuale. Una volta calcolato, ciascuna organizzazione può valutare la conformità del risultato mediante un’attività che può essere di autovalutazione da parte della stessa organizzazione (prima parte); valutazione a cura del cliente dell’organizzazione (seconda parte); valutazione da parte di un organismo indipendente, accreditato attraverso le norme UNI che disciplinano l’asserzione di circolarità (terza parte).
“Dopo più di due anni di studio ed elaborazione, insomma, la norma UNI/TS 11820 delinea e istituisce un sistema concreto e dettagliato per dare valore al tema della circolarità e misurare agevolmente le performance aziendali in questo ambito”, conclude De Rosa-Giglio.
 

 

 

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