È nata Marine, rete di istituzioni, ricerca e imprese sul futuro del mare
Organizzata dalla Puglia, conta più di venti aziende, dieci istituti di ricerca e associazioni di categoria
Il 28 gennaio è stato dato il via al protocollo d’intesa Marine. È una rete pugliese interdisciplinare multisettore dedicata a innovazione tecnologica, ricerca scientifica e sviluppo di servizi marini e marittimi. Rientra nell’ambito dell’economia blu, l’idea dell’unione europea, la creazione di nuove opportunità di lavoro e di realtà produttive nell’economia del mare, i fondali marini e le coste. Il protocollo d’intesa Marine unisce centri di ricerca, aziende, associazioni e operatori dei settori produttivi per aprire la strada a nuove visioni dell’economia del territorio.
Tra gli enti di ricerca, le imprese e le associazioni che partecipano a Marine ci sono il centro di ricerca Cmcc (Fondazione Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici), vari istituti del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), università e politecnici, aziende e consorzi come Apphia, Cce (Coastal consulting and exploration) e il consorzio Unimar, le associazioni Coldiretti, Federbalneari Salento, Fiv (Federazione italiana vela) e i Corsari, oltre a istituzioni come aree marine protette, la Lega Navale di Otranto e la Guardia costiera.