Il Politecnico di Milano brevetta delle valvole che recuperano l’energia dal flusso nei tubi
Studiate per acquedotti e impianti di teleriscaldamento, le valvole possono essere inserite in qualsiasi impianto industriale o idraulico esistente. Risparmi per 60-100 MWh l’anno
Acquedotti e impianti di teleriscaldamento sempre più efficienti grazie alle nuove valvole di regolazione della pressione, che consentono di recuperare l'energia dissipata dal flusso nei tubi. Brevettate dal Politecnico di Milano, possono essere inserite in qualsiasi impianto industriale o idraulico esistente senza modificarne funzionamento e struttura delle linee idrauliche.
Spreco pari al consumo annuo di 28 famiglie - Il risparmio che ne consegue è notevole: per avere un'idea dell'energia che viene dissipata su una singola valvola di un impianto di distribuzione di un acquedotto, dove il fluido scorre con potenza durante l'intero corso della giornata, basti pensare che questa si aggira sui 60-100 MWh/anno, equivalente al consumo annuale di 17-28 famiglie medie europee.
Le valvole sono del tipo a sfera, a globo e a fuso, ovvero le più diffuse sul mercato. Gli elementi che le costituiscono sono gli stessi delle valvole tradizionali: un otturatore, un corpo valvola, un deviatore. A questi elementi sono stati aggiunti una girante, un albero e dei supporti necessari a mantenere in asse la girante. Quest'ultima, costituita da un insieme di pale di forma diversa a seconda dell'applicazione, è direttamente collegata all'albero che trasmette all'esterno l'energia meccanica estratta dal flusso. L'albero di trasmissione è poi connesso a un generatore elettrico.
Applicazione off grid - Al Politecnico di Milano è in corso anche la messa a punto di una valvola per applicazioni off grid, da utilizzare in zone dove non è disponibile una connessione alla rete elettrica. Il dispositivo è in grado non solo di autoalimentarsi per le manovre di apertura e chiusura, ma anche di recuperare energia per il funzionamento di sistemi di monitoraggio.