In Romania nasce Alfred, il reattore nucleare che produce scorie “mini”
L’iniziativa nasce dal consorzio internazionale Falcon costituito lo scorso dicembre da Ansaldo Nucleare, Enea e Icn (l’Istituto romeno per le ricerche nucleari)
Grazie al contributo di fondi infrastrutturali dell’Unione europea, sarà sviluppato, progettato e realizzato in Romania il reattore Alfred (advanced lead fast reactor european demonstrator), il primo progetto di reattore nucleare di nuova generazione interamente concepito e gestito da una comunità paneuropea di ricercatori, destinato a diventare un parco tecnologico accessibile a tutti i ricercatori europei per studi ed applicazioni sulla tecnologia dei reattori veloci refrigerati a piombo.
I reattori di quarta generazione si prefiggono di sfruttare efficientemente il contenuto energetico del materiale fissile e di riciclare le scorie all’interno del reattore stesso, riducendo così drasticamente la quantità di rifiuti radioattivi a lunga vita.
L’iniziativa nasce dal consorzio internazionale Falcon (Fostering Alfred Construction), costituito lo scorso dicembre da Ansaldo Nucleare, Enea e Icn (l’Istituto romeno per le ricerche nucleari).
In vista della realizzazione di Alfred, il consorzio Falcon ha individuato nella formazione di nuovi tecnici di sistemi nucleari di nuova generazione una delle proprie priorità di azione: per questa ragione ha organizzato un workshop di due giorni, presso il centro Enea di Brasimone, che ha contribuito ad aprire un canale di dialogo tra il consorzio stesso e le principali università italiane e romene, per definire le priorità di formazione e le strategie comuni che consentano di far fronte alle future necessità di personale altamente qualificato.
I laboratori Enea del Brasimone qualificheranno alcuni dei componenti che saranno impiegati per la realizzazione del reattore Alfred.