Smart cities: l’Europa stanzia 8 milioni di euro per riqualificare un distretto di Milano
È parte del progetto “Sharing Cities”, collaborazione europea per la riqualificazione energetica della zona Porta Romana/Vettabbia. Oltre a Milano, partecipano Londra e Lisbona
Presentato settimana scorsa un progetto europeo che vuole creare un distretto smart a energia zero. Si chiama “Sharing Cities” e nei prossimi cinque anni farà collaborare Milano con Londra e Lisbona per riqualificare la zona di Porta Romana/Vettabbia. È stato presentato settimana scorsa all’Urban Center dall’assessore Cristina Tajani (Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca), assieme all’assessore Alessandro Balducci (Urbanistica), all’assessore Pierfrancesco Maran (Mobilità e Ambiente) e a Donatella Sciuto, Prorettore del Politecnico di Milano.
Il consorzio formato da Milano, Londra e Lisbona si è aggiudicato il bando europeo “Soluzioni per città e comunità intelligenti che integrano i settori dell’energia, trasporti e ICT attraverso progetti pilota”, inserito all’interno del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020. “Sharing Cities” coinvolge Londra (capofila del progetto), Milano e Lisbona e le tre città “follower” Bordeaux, Burgas e Varsavia, che replicheranno i modelli proposti dalle città a guida del consorzio, e si propone di adottare un approccio innovativo per rispondere ad alcune delle principali sfide ambientali: come abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto e come migliorare la qualità dell’aria.
Il progetto riceverà in totale un contributo europeo di 25 milioni di euro. Circa 8,6 milioni saranno destinati al partenariato locale della città di Milano e di questi circa 2,1 milioni di euro saranno introitati dal Comune.
“Sharing Cities” si occuperà di tre aree di lavoro: un ambito dedicato alle persone, che prevede attività di coinvolgimento dei cittadini per la co-creazione di servizi di condivisione a integrazione del quartiere, un ambito dedicato al luogo si concentrerà sulle misure di efficientamento energetico degli edifici, e un ambito dedicato allo sviluppo di una piattaforma urbana di condivisione per la gestione dei dati provenienti da una vasta gamma di fonti (ad esempio i sensori o le statistiche tradizionali) che si avvarrà di uno standard comune da replicare su diverse città.