Tecnologia

65 milioni sono lo stanziamento iniziale per progetti innovativi pubblico-privati

È partito la settimana scorsa, con la firma del ministro Federica Guidi, l’Atto di Indirizzo in materia di smart city, il  primo programma di intervento del ministero dello Sviluppo Economico per le smart cities, con una dotazione iniziale di 65 milioni.
Obiettivo del progetto è rafforzare la dotazione infrastrutturale delle città, grazie a smart grid interconnesse con le infrastrutture di banda larga, e  potenziare la capacità dell’industria di rispondere ai fabbisogni di servizi innovativi espressi dalle smart city, grazie a quartieri-pilota in cui verranno sperimentate soluzioni non ancora presenti sul mercato.

Per raggiungere questi obiettivi, il ministero ha deciso di puntare su progetti pubblico-privati ben identificati e misurabili, sia nelle risorse occorrenti che nella loro sostenibilità, grazie a un confronto continuo con le città e con gli stakeholder privati, dedicando 65 milioni di euro all’attivazione di due specifiche misure: la prima per la promozione di infrastrutture e servizi energetici efficienti e connessi nelle aree urbane, l’altra per l’attivazione di appalti pre-commerciali di grandi dimensioni in risposta ai fabbisogni più innovativi espressi dalle amministrazioni.

Il programma prenderà avvio dalle aree metropolitane, grazie alla stretta collaborazione avviata nelle scorse settimane con il Coordinatore Anci delle Città Metropolitane, Dario Nardella.
Nei giorni scorsi si è tenuto al ministero dello Sviluppo Economico il primo incontro con i rappresentanti delle Città Metropolitane, alla presenza del sottosegretario di Stato con delega alle Smart City, Antonio Gentile.
Nei prossimi giorni il ministero avvierà una consultazione con gli operatori privati nei settori It, Energia e tlc, finalizzata alla realizzazione condivisa delle Linee Guida per i progetti.