Spaziale! In orbita MethaneSat, il primo satellite lanciato da un'ong ambientalista
Sviluppato dall'organizzazione internazionale no profit Environmental Defense Fund, misurerà le emissioni di metano che altri satelliti non sono in grado di vedere con una precisione senza precedenti
MethaneSat, un innovativo satellite progettato per contribuire a proteggere il clima della Terra, è stato lanciato il 4 marzo scorso a bordo di un razzo SpaceX Falcon9. Servirà a monitorare le emissioni di metano, potente inquinante a effetto serra, concentrandosi in primo luogo sugli operatori del settore Oil & Gas, la maggiore fonte industriale di emissioni di metano al mondo.
Sviluppato da una sussidiaria dell'organizzazione no-profit Environmental Defense Fund, MethaneSat, al contrario di altri satelliti, è in grado di individuare e quantificare le emissioni totali di metano su vaste aree e di identificare i grandi emettitori in luoghi finora rimasti inosservati. Il lavoro di MethaneSat consentirà alle aziende e alle autorità di regolamentazione di tenere traccia delle emissioni e darà alle parti interessate - cittadini, governi, investitori e importatori di gas - un accesso gratuito e quasi in tempo reale ai dati e la possibilità di confrontare i risultati con gli obiettivi e gli obblighi in materia di emissioni.
Cosa farà, nel dettaglio
Orbitando intorno alla Terra 15 volte al giorno, MethaneSat misurerà le variazioni delle concentrazioni di metano fino a tre parti per miliardo. L'elevata sensibilità, unita all'alta risoluzione e all'ampio campo visivo, consentiranno al satellite di vedere l'intero quadro delle emissioni. Oltre a identificare le fonti a livello regionale, MethaneSat consentirà di confrontare i tassi di emissione delle principali regioni petrolifere e del gas a livello mondiale e le loro performance nel tempo. I dati analitici sviluppati appositamente per questa missione consentiranno di risalire alle fonti delle emissioni all'interno delle regioni interessate.
Queste capacità uniche inaugurano una nuova era di trasparenza per il settore. I dati interattivi sulle emissioni saranno disponibili a chiunque direttamente dal sito www.MethaneSat.org e su Google Earth Engine, una delle principali piattaforme di dati geospaziali utilizzata da oltre 100mila esperti e analisti.
Il progetto MethaneSat è stato interamente reso possibile dal sostegno dei donatori di Edf e dalla partnership con il governo della Nuova Zelanda. Tra i maggiori finanziatori di MethaneSat figurano anche Bezos Earth Fund, Arnold Ventures, la Robertson Foundation e il Ted Audacious Project.
I commenti
"Tagliare l'inquinamento da metano prodotto dalle operazioni legate ai combustibili fossili, dall'agricoltura e da altri settori è il modo più rapido per rallentare il riscaldamento globale mentre continuiamo a decarbonizzare i nostri sistemi energetici", ha dichiarato il presidente Fred Krupp. "Per farlo, però, è necessario disporre di dati completi su scala globale. MethaneSat ci mostrerà una panoramica del fenomeno tracciando le emissioni fino alla loro fonte".
"L’aspetto unico di MethaneSat è la capacità di misurare con precisione i livelli di metano con un'alta risoluzione e su vaste aree, tracciando anche le fonti più piccole e diffuse che rappresentano la maggior parte delle emissioni in molte regioni", ha dichiarato Steven Hamburg, scienziato capo di Edf e responsabile del progetto MethaneSat. "Sapere quanto metano viene emesso, da dove e come cambiano i tassi di emissione è essenziale".