Tagli anche all’auto elettrica. Passera dimezza gli incentivi a 210 milioni
La parte normativa del decreto Sviluppo resta comunque immutata con bonus all’acquisto che variano dai 3mila ai 5mila euro. Protestano tutti i gruppi parlamentari
Arrivano gli incentivi per l’acquisto dell’auto elettrica. Ma sono meno del previsto. È stato infatti approvato un emendamento al decreto legge Sviluppo che stanzia 210 milioni in tre anni per gli acquirenti ma anche per costruire le infrastrutture necessarie per la ricarica delle quattro ruote “con la spina”.
Un violento contrasto è però scoppiato quando il governo, con un colpo di scena, ha annunciato di voler dimezzare gli stanziamenti. Il ministero dell’Ambiente aveva concordato in commissione Attività produttive di mettere sul piatto 140 milioni l’anno dal 2012 al 2014. Ma il sottosegretario all’Ambiente, Tullio Fanelli, ha poi annunciato al Parlamento che il suo dicastero era disposto a finanziare le norme con “solo” 70 milioni l’anno, provocando la reazione di tutti i gruppi parlamentari.
La parte normativa resta comunque immutata con incentivi all’acquisto dei veicoli elettrici che variano dai 3mila ai 5mila euro. Inoltre ci sono specifiche per incentivare la creazione delle infrastrutture, come i punti di ricarica sia negli spazi cittadini che nei condomini. La commissione ha anche approvato un emendamento del Pd, a prima firma di Andrea Lulli, che permette di omologare le auto che passano dall’alimentazione a benzina e diesel a quella elettrica, grazie all’impianto dell’apposito kit.