Una tavola vibrante simula l’effetto dei terremoti. Accade al Festival della Scienza
Grazie a una tavola vibrante che simula l'effetto della scossa che 100 anni fa devastò la zona della Marsica, in Abruzzo, sarà possibile provare cosa succede durante un terremoto
Sperimentare di persona cosa succede in una casa durante un terremoto di magnitudo 6.3. È possibile grazie a una tavola vibrante che simula l'effetto della scossa che 100 anni fa devastò la zona della Marsica, in Abruzzo, causando oltre 30mila morti. Il simulatore di terremoti è una delle installazioni protagoniste della mostra “Cento anni dal terremoto della Marsica”, curata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e presentato al Festival della Scienza di Genova.
L’obiettivo del simulatore - Stefano Solarino, ricercatore dell'istituto, spiega qual è lo scopo del simulatore e perché è stato portato al Festival della scienza. “Perché le persone possano sperimentare in prima persona in tutta sicurezza che cosa accade durante un terremoto e soprattutto perché possano rendersi conto che durante lo scuotimento è molto importante concentrarsi su quello che accade e soprattutto sulla propria sicurezza. In effetti molti ci raccontano che sul simulatore si perde un po' il controllo delle cose: l’esperimento dovrebbe aiutare a capire che in quelle situazioni è invece molto importante rimanere concentrati e stare attenti alle azioni che si fanno, sono quelle che potrebbero salvare la vita”.
Il centenario - Nel centesimo anniversario di una delle più grandi tragedie sismiche in Italia, l'esposizione, in programma nella Sala del Munizioniere di Palazzo Ducale, vuole favorire il recupero della memoria e del ricordo. Secondo il ricercatore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Solarino, spesso gli italiani, soprattutto i più giovani, non sono abbastanza informati sui comportamenti di auto protezione da adottare durante i terremoti.
Le regole da seguire - - “Le regole sono semplici: durante un terremoto non bisogna uscire ma occorre proteggersi e attendere che lo scuotimento sia terminato, abbandonare gli ambienti senza utilizzare l'ascensore, facendo molta attenzione a dove si mettono i piedi nel camminare e facendo attenzione ad avere una via di uscita illuminata. Una volta usciti all'esterno allontanarsi da edifici che essendo pericolanti potrebbero crollare. Nel caso di zone costiere, allontanarsi dalle spiagge perché si potrebbe verificare un maremoto”.