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Terre rare – Così Itelyum riciclerà i magneti permanenti

where Frosinone when Mer, 25/09/2024 who roberto

Sono materiali molto utilizzati nei dischi rigidi dei computer e nei motori elettrici e ibridi. Il centro è stato inaugurato nello stabilimento Itelyum Regeneration di Ceccano (Frosinone) e permetterà di ridurre la dipendenza da Russia e Cina

È stato inaugurato nello stabilimentoitelyum-regeneration.jpg Itelyum Regeneration di Ceccano (Frosinone) l’innovativo impianto capace di trattare in un anno oltre venti tonnellate di magneti permanenti. Si tratta di materiali ampiamente utilizzati nei dischi rigidi dei computer e nei meccanismi di azionamento di motori elettrici e ibridi. L’impianto rientra nel progetto europeo New-Re, supportato da Eit RawMaterials, volto a migliorare la circolarità delle terre rare a livello europeo, garantendo una maggiore sostenibilità economica e ambientale della filiera.
 
Un recupero ecologico
La nuova infrastruttura di Ceccano tratterà i magneti derivati dal disassemblaggio sia di motori elettrici (effettuato da Glob eco), sia dai Raee provenienti dagli impianti di trattamento (come Treee), nonché dalla linea di smontaggio automatizzato di hard disk realizzata da Osai e Ku Leuven, integrata nel dimostratore stesso, e che si avvale di tecnologie di intelligenza artificiale. Nell’impianto pilota verranno trattate oltre venti tonnellate all’anno di magneti permanenti, come ricordato, grazie a un processo idrometallurgico, sviluppato e brevettato dall’Università degli Studi dell’Aquila, che prevede una pulitura a basso impatto ambientale delle terre rare, attraverso soluzioni acide organiche riutilizzabili fino a cinque volte.
«Il recupero delle terre rare rappresenta un’opportunità cruciale per l’Italia e l’Europa nella transizione ecologica», sostiene l’amministratore delegato di Itelyum, Marco Codognola. «Il riciclo delle terre rare può ridurre la vulnerabilità geopolitica, limitare l’impatto ambientale e favorire l’indipendenza economica. Per centrare gli obiettivi dell’Unione Europea le aziende innovative saranno centrali, favorendo l’indipendenza dell’Europa dalle importazioni e la nascita di un’industria del riciclo competitiva a livello globale. L’Italia, con il suo tessuto industriale dinamico e innovativo, può giocare un ruolo di primo piano in questo processo», conclude Codognola. Il programma triennale (2022-2024) è sviluppato da un consorzio coordinato da Erion e formato da altri sette partner: Itelyum, Osai, Ku Leuven, Treee, Smart waste engineering, Glob eco e Università degli Studi dell’Aquila.
 
“I Cantieri della transizione”

In occasione dell’inaugurazione, si è svolta anche la ventesima tappa della campagna nazionale di Legambiente “I Cantieri della transizione ecologica”, un viaggio itinerante lungo tutta la Penisola, partito a maggio dello scorso anno con l’obiettivo di raccontare progetti ed esperienze che hanno avviato un percorso virtuoso per contrastare la crisi climatica, promuovere l’economia circolare e costruire un futuro migliore.

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