Test animali, Lav contrattacca: procedura Ue contro chi vuole modificare la norma
La Lega antivivisezionista accusa una “lobby vivisettoria”
Secondo la Lav (Lega antivivisezionista), la procedura europea di infrazione contro l’Italia per il ritardo di recepimento della nuova direttiva sulla sperimentazione animale non è rivolta contro gli animalisti. Il ritardo di recepimento, dice la Lav, non deriva nemmeno “dal legittimo dibattito politico”. Invece per la Lav il ritardo italiano è riconducibile alle pressioni esercitate da quella che l’associazione definisce “lobby vivisettoria” per modificare l’art. 13 della Legge di Delegazione UE n.96 del 2013 “che limita alcuni tipi di esperimenti su animali – scrive la Lav - rende obbligatorio l’utilizzo dell'anestesia e concreto il sostegno ai metodi sostitutivi (che non fanno uso di animali) di ricerca. Come Lav su questa materia abbiamo chiesto di fare presto e bene, per questo torniamo a sollecitare, ancora una volta, dopo giorni e giorni di presidio davanti al Ministero della Salute e altre iniziative, il Governo a modificare lo Schema di Decreto Legislativo in modo che sia conforme a questi principi di recepimento già approvati, pena la violazione della nostra Costituzione (art. 76)”.