Per tutti gli isotopi! L’Italia fa un affare da 20 milioni col reattore Iter
Firmato l’ordine per le bobine superconduttive nel programma internazionale di fusione nucleare. Al via la collaborazione tra l’Asg Superconductors e l’Enea
L’Enea e Asg Superconductors, azienda della famiglia Malacalza, hanno avviato una collaborazione per il progetto di ricerca sulle bobine toroidali superconduttive da utilizzare per il reattore destinato alla fusione nucleare (Iter). La Asg Superconductors, attiva nel settore hi-tech e superconduttività, ha acquisito un ordine internazionale per un importo di 20 milioni di euro nell’ambito del progetto internazionale denominato “Jt60sa”, che viene condotto in Giappone a Naka, vicino a Tokyo.
L’Enea, che è il responsabile del progetto, collaborerà con l’azienda per la progettazione, la realizzazione e l’assemblaggio delle bobine, che saranno prodotte nello stabilimento di Genova Campi.
“Da più di vent’anni l’Enea svolge il ruolo di coordinatore nazionale dei programmi europei sulla fusione nucleare – ricorda il commissario dell’Agenzia, Giovanni Lelli. – In particolare, la costruzione della macchina a fusione Iter offre significative opportunità, che il nostro paese ha dimostrato di sapere cogliere. Infatti, oltre la metà dei primi ordini dell’Unione europea per la costruzione della macchina, per un importo di circa 1,3 miliardi di euro, è andata ad aziende italiane qualificate dal programma nazionale sulla fusione”.
Con il nuovo ordine l’Asg si conferma attiva in un settore hi-tech di frontiera tra ricerca avanzata e produzione industriale. L’azienda italiana, come ha ricordato il presidente Davide Malacalza, è già fornitore tra l’altro dei magneti superconduttori per l’Lhc del Cern di Ginevra.