L’Unione europea lancia sistema di monitoraggio delle emissioni CO2
L’iniziativa del programma Copernicus si sviluppa su modelli esistenti di infrastrutture e progetta una serie di sistemi di monitoraggio satellitare e terrestri senza precedenti
L’Europa lancia un nuovo servizio di monitoraggio delle emissioni di CO2 derivanti dalle attività umane. L'analisi di queste misurazioni, realizzate grazie al progetto Copernicus, consentirà agli stati membri dell'UE e ad altri Paesi di seguire i progressi nel raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
Fornire dati completi sulle emissioni - I Paesi dell’Unione Europea, come gli altri Paesi che hanno ratificato l’Accordo di Parigi, sono impegnati dai cosiddetti “Nationally Determined Contributions” per la riduzione delle emissioni dei gas serra. Questi contributi saranno valutati sulla base di un bilancio quinquennale. Il servizio proposto da Copernicus offrirà informazioni basate su osservazioni per effettuare valutazioni più coerenti ed esaustive a livello globale.
Per raggiungere questo obiettivo, la Commissione Europea (CE) sta collaborando con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Organizzazione Europea per l’Utilizzo dei Satelliti Meteorologici (EUMETSAT) e il Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF).
L’iniziativa si sviluppa su modelli esistenti di infrastrutture e progetta una serie di sistemi di monitoraggio satellitare e terrestri senza precedenti e migliora l'analisi basata su modelli.
Secondo Mauro Facchini, Capo dell'Unità Copernicus presso la Commissione Europea, "Copernicus - gli occhi dell'Europa sulla Terra - è il più grande programma ambientale spaziale mai progettato in Europa per monitorare la nostra Terra in movimento. Questa iniziativa in materia di CO2 costituisce un significativo passo in avanti verso la mitigazione dei cambiamenti climatici e rafforzerà ulteriormente la posizione di leadership dell’Europa sulla scena mondiale in questo ambito di massima importanza per l'umanità".
"In collaborazione con il settore, stiamo già lavorando al progetto della missione Sentinel per misurare le emissioni atmosferiche di CO2 con una risoluzione e una precisione senza precedenti", afferma Josef Aschbacher, Direttore del Programma di Osservazione della Terra presso ESA. "Se la missione verrà portata avanti dagli Stati membri dell'ESA e dalla Commissione Europea, potremo ottenere una distinzione più precisa tra le emissioni antropogeniche e quelle naturali".
Florence Rabier, Direttore Generale di ECMWF, conferma: "Misurare le concentrazioni di CO2 nell'atmosfera non è sufficiente per stimarne le emissioni. Abbiamo bisogno di modelli computerizzati dettagliati dell'atmosfera e della biosfera, simili a quelli usati nelle previsioni meteorologiche, per creare il collegamento tra le rilevazioni e le attuali emissioni antropogeniche. I sistemi di previsione operativa leader a livello mondiale di ECMWF, già utilizzati all'interno di Copernicus Climate Change e Atmosphere Services, forniscono il quadro e noi stiamo già lavorando a stretto contatto con la comunità scientifica europea attraverso il progetto Horizon 2020 CHE per migliorare le nostre capacità di quantificazione delle emissioni di CO2".
Alain Ratier, direttore generale di EUMETSAT, aggiunge: "l'iniziativa Copernicus fornirà informazioni cruciali basate sul monitoraggio a sostegno dell'azione globale per combattere il cambiamento climatico. La collaborazione e il coordinamento internazionali tra i vari fornitori di dati sono un elemento chiave e stiamo pertanto lavorando con le nostre agenzie partner in tutto il mondo per garantire che i piani Copernicus siano parte di uno sforzo coordinato globale".
Copernicus è il programma di punta per l’osservazione della Terra offerto dall’Unione Europea. Offre libero accesso agli utenti di dati operativi e servizi di informazione affidabili e aggiornati in materia di questioni ambientali. Per maggiori informazioni: www.copernicus.eu
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