Verde pubblico, da ENEA un modello di gestione per ridurre costi e rischio incendi
Si tratta di un modello di calcolo specifico per pianificare interventi nelle aree verdi cittadine, contrastare più facilmente il degrado e il rischio incendi
ENEA ha di recente presentato GREEN CAL, un modello di calcolo specifico per pianificare interventi nelle aree verdi cittadine, contrastare più facilmente il degrado e il rischio incendi -soprattutto in estate - e risparmiare fino al 70% sui costi di gestione pubblica.
L’applicazione, frutto di uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Land e realizzata dai ricercatori ENEA in collaborazione con Sapienza Università di Roma, mette in relazione tre elementi: i sistemi GIS (per il censimento del numero, posizione ed estensione delle aree verdi), le tecniche di sfalcio (utilizzo di decespugliatori, tagliaerba, trince) e i costi del taglio, con l’obiettivo di rendere più semplice la pianificazione degli interventi non solo per gli amministratori, ma anche per gli operatori del settore.
Il modello di calcolo è stato testato a Latina, dove vivono circa 130mila abitanti su una superficie di circa 280 km2 con oltre 460 aree verdi estese su 160 ettari. Utilizzando i tariffari ufficiali, GREEN CAL ha stimato per il Comune un onere minimo annuale di circa 255 mila euro (per uno sfalcio senza raccolta del materiale di risulta) fino a un massimo di quasi 4 milioni (per 12 sfalci con raccolta erba). Il lavoro ha preso in considerazione le prospettive per la valorizzazione degli sfalci secondo i principi dell’economia circolare, puntando alla riduzione della produzione di rifiuti organici (il verde pubblico contribuisce per circa il 28% al volume dei rifiuti urbani), alla chiusura dei cicli (produzione di compost e digestato) e al recupero di una materia prima critica come il fosforo (inserito nel 2017 nella lista dei critical raw materials dalla Commissione Europea), per la cui valorizzazione ENEA coordina la Piattaforma Italiana del Fosforo (PIF), finanziata dal Ministero della Transizione ecologica.
Gli algoritmi, già oggetto di attenzione da parte di alcuni importanti comuni italiani, sono pensati anche per essere utilizzati a livello internazionale. Nello studio sono state inoltre simulate azioni di riforestazione delle aree periferiche che potrebbero favorire la creazione di green belt, cinture verdi presenti in diversi paesi europei, realizzate per combattere il consumo di suolo, le ondate di calore e per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.