Volkswagen espone le Golf elettriche degli anni Ottanta
All’ e-mobility week, un evento per il lancio dei nuovi modelli eco-compatibili - la GTE Hybrid plug-in, la e-Golf e la e-Up! - sono stati esposti alcuni esemplari restaurati di prototipi elettrici di tutte le epoche
Pensate che la e-Golf sia la prima Volkswagen elettrica? Vi sbagliate di grosso, perché già negli anni Settanta, cioè quando la Golf era appena nata, la casa di Wolfsburg sperimentava la trazione a emissioni zero. L'occasione per rinfrescarsi la memoria è stata la e-mobility week, un evento per il lancio dei nuovi modelli eco-compatibili - la GTE Hybrid plug-in, la e-Golf e la e-Up! - dove sono stati esposti alcuni esemplari restaurati di prototipi elettrici di tutte le epoche. Prodotti in numeri esigui, dozzine o al massimo centinaia, servivano al reparto di ricerca e sviluppo per studiarne l'utilizzo in condizioni di guida reale. Tutti utilizzavano le batterie al piombo, pesanti e dalla scarsa capacità, che sottraevano spazio all'abitacolo, facendo quasi scomparire i sedili posteriori.
Volskwagen ha esposto tre mezzi, due Golf “City Stromer”, appartenenti alla prima e alla seconda generazione del modello e un Transporter T2 Elektro, meglio noto come il “pulmino degli Hippy”. Del curioso trio di veicoli, quello più performante è la Golf 3 City Stromer di inizio anni Novanta, che è alimentata da una batteria al piombo-gel e spinta da un motore elettrico da 18,5 kW. Può raggiungere i 100 km/h con una autonomia massima di 80-90 km a seconda delle condizioni meteo.