Acquedotto Pugliese restaura un reperto archeologico trovato nelle fogne di Altamura
Ritrovati 23 oggetti, che rinviano ad attività domestiche databili alla seconda metà del IV sec. a.C
Acquedotto Pugliese, nel corso dei lavori per la nuova rete fognaria nell'abitato di Altamura, ha riportato alla luce e restaurato un ricco e articolato corredo funerario.
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana - si legge in una nota - ha messo in esposizione i reperti nella ricca e interessante mostra inaugurata oggi presso la chiesa di San Francesco della Scarpa, nel centro antico di Bari. Insieme a 23 oggetti, che rinviano ad attività domestiche e a cerimonie conviviali, databili alla seconda metà del IV sec. a.C., anche un bel cratere apulo a figure rosse, più antico di alcuni decenni, realizzato, probabilmente, nelle botteghe artigianali di Taranto. Di raffinata fattura, rappresenta un giovane cinto di corona, sdraiato sulla kline, intento a prendere del cibo da un vassoio, mentre uno dei satiri presenti svuota del vino da un otre in un cratere. I reperti sono stati oggetto di un sapiente e accurato restauro effettuato dai tecnici della Soprintendenza, grazie al contributo offerto da Acquedotto Pugliese.
"Contribuire al risveglio culturale della città attraverso una mostra di così alto profilo storico e artistico - ha dichiarato il presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia - è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per l’Azienda che rappresento, oltre che mio personale. Questo è il modo migliore per raccontare in chiave sociale e culturale la missione svolta da oltre cent’anni dall’Azienda idrica pugliese, rivolta a garantire a tutti i cittadini un bene comune e fondamentale come l’acqua che beviamo".
Al termine della mostra, fissato al 30 settembre, i reperti saranno esposti nella sala convegni del Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti 36 a Bari, a disposizione dei numerosi visitatori.