Commissario straordinario: bonificate 28 discariche, risparmi per 11 milioni
Presentati i risultati dal marzo 2017, con la nomina commissario straordinario. Le multe pagate alla Ue sono passate da 32,4 milioni a 21,2
Sono 28 (su 80 complessive) le discariche bonificate, e quindi escluse dalla sanzione prevista dalla procedura d'infrazione da parte dell'Europa, e affidate nel marzo 2017 al Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari.
È il quadro aggiornato delineato dallo stesso generale Giuseppe Vadalà in occasione del convegno "Bonifica dei siti di discarica abusivi in procedura d'infrazione - analisi soluzioni e prospettive nazionali", su iniziativa della presidente della Commissione Ambiente del Senato Vilma Moronese, con il patrocinio del ministero dell'Ambiente. Dei 32,4 milioni all'anno totali inflitti per gli 80 siti da bonificare si è passati quindi a 21,2 per 52 discariche rimanenti (di cui una per rifiuti pericolosi), con un risparmio annuo di 11,2 milioni sulla sanzione per aver disinquinato e posto in sicurezza 28 siti.
Nei prossimi 24 mesi (2019-2020) si prevede di operare, sempre in sinergia con tutti i soggetti coinvolti nei procedimenti, per raggiungere l'obiettivo di porre in sicurezza permanente e/o bonificare 40 siti, apportando così un risparmio o abbattimento sulla sanzione annuale di 16 milioni di euro. Rimangono poi gli ultimi sei siti illeciti le cui lavorazioni, iter e sviluppi sono quelli più rilevanti economicamente, per le procedure e per impatto ambientale (come ad esempio Augusta e Venezia), le cui conclusioni sono ipotizzabili entro giugno 2022.
Il sottosegretario all'Ambiente Salvatore Micillo ha annunciato che "con Dl 'Terra mia' vogliamo mettere all'ordine del giorno le numerose discariche non abusive, tanto in siti di interesse nazionale e regionale, che non sono di nessuno. Nel decreto - ha aggiunto - ci saranno più di 180 milioni, oltre ai tanti miliardi che sono stati spesi in questi anni sui siti di interesse nazionale su cui ha competenza il ministero dell'Ambiente. Purtroppo molti progetti sono ancora sulla carta, siamo al 60-70% e dobbiamo dare un'accelerata forte perché finalmente quei territori, che sono stati invasi dai rifiuti, e dico io anche da malattie, possano tornare ai legittimi proprietari che sono i cittadini".