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L'operazione da 24 milioni è stata finalizzata nelle scorse settimane con l'ingresso di Icon in Tlrnet e Reti Metano Territorio

Egea, la multiutility piemontese con sede ad Alba, si allea con il fondo inglese "Icon Infrastructure" per affrontare i prossimi investimenti sul territorio nel teleriscaldamento e nella distribuzione gas.
L'operazione, anticipata da Radiocor, è stata finalizzata nelle scorse settimane con l'ingresso di Icon in Tlrnet e Reti Metano Territorio, le due controllate con cui Egea agisce rispettivamente nel teleriscaldamento e nel gas: in entrambe le operazioni, il fondo ha rilevato il 49% del capitale, per un incasso complessivo di quasi 24 milioni per la holding guidata da Pier Paolo Carini.
L'assetto azionario di quest'ultima, che vede la stessa famiglia Carini con oltre il 60%, i soci pubblici con poco più del 9% e il resto del capitale in mano a banche e aziende del territorio e soci privati, resta così immutato. Risulta inoltre esclusa dal riassetto la società Egea PT, che gestisce il teleriscaldamento di Alba.
Il punto chiave è invece dato dal fatto che il management di Egea ha perfettamente compreso che le sfide del futuro prossimo, a partire dalle gare gas (dove sono in agguato i big nazionali), imponevano il ricorso a capitali freschi.
Anziché chiederli ai soci, per poi ricapitalizzare a cascata le controllate, si è invece deciso di dotare queste ultime di un partner finanziario, ma comunque proiettato su un'ottica di medio periodo (7-10 anni). Icon in Italia ha già investito sulla logistica portuale con l'ex presidente del Genoa, Aldo Spinelli, ma in generale è fortemente specializzato nelle infrastrutture (ha un portafoglio di oltre 2,5 miliardi) ed è presente tra l’altro nel teleriscaldamento a Oslo e nella distribuzione gas di Stoccolma.
Egea invesitrà circa 200 milioni complessivi su teleriscaldamento e distribuzione gas. Sul teleriscaldamento Egea sta per completare la rete di Alessandria (dove agisce con Amag in una newco controllata al 90%), con un investimento da 90 milioni che dovrebbe partire già in primavera, e guarda anche all'ipotesi di Novara.