Indagine Ispra – Acque italiane contaminate da 166 pesticidi
Sotto accusa l’agricoltura, che utilizza circa 350 sostanze tossiche differenti per un quantitativo superiore a 140mila tonnellate. Ma anche i biocidi, ovvero i pesticidi per uso non agricolo. La situazione più critica nelle acque di superficie della pianura Padana
Sono oltre 160 i tipi di pesticidi che contaminano più della metà di fiumi e laghi in Italia, rendendo oltre un terzo dell’acqua di superficie non potabile. Lo dice un rapporto nazionale diffuso nei giorni scorsi dall’Ispra, l’Istituto per la protezione dell’ambiente.
“Nel 2010 sono stati rinvenuti residui nel 55,1% dei 1.297 punti di campionamento delle acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipologie di pesticidi – a fronte dei 118 del biennio 2007-2008 – individuati nella rete di controllo ambientale delle acque italiane”, dice una nota. In alcuni casi, i ricercatori hanno registrato fino a 23 diversi pesticidi nello stesso campione d’acqua.
La contaminazione è più diffusa nella pianura Padana, sia per l’utilizzo agricolo intensivo che per le conformazioni idrologiche dell’area, ma anche perché nel nord Italia si registra il maggior numero di prelievi, spiega l’Istituto. “Inoltre, nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% di quelle sotterranee i livelli misurati risultano superiori ai limiti”.
Ancora, prosegue l’Ispra, nel 13,2% delle acque superficiali e nel 7,9% delle sotterranee si superano anche i limiti di concentrazione della tossicità per organismi acquatici.
L’apporto dei biocidi – Sotto accusa, dunque, finisce l’agricoltura, un ambito in cui vengono utilizzate circa 350 sostanze tossiche differenti per un quantitativo superiore a 140mila tonnellate. Ma anche i biocidi, ovvero i pesticidi per uso non agricolo, impiegati in attività diverse dall’agricoltura.
Eppure l’Italia è dal 2011 il primo paese europeo per esportazione di prodotti bio, per la cui coltivazione non vengono usati pesticidi, e il quarto come produttore (il quinto a livello mondiale).