Irace: Acea punta a crescere tra Lazio, Umbria e Toscana
Lo ha detto nel corso di un’audizione alla Commissione parlamentare sulle ecomafie
Acea punta a crescere nel Centro Italia. Lo ha detto l'amministratore delegato dell'utility capitolina, Alberto Irace, nel corso di un'audizione alla commissione parlamentare sulle Ecomafie.
“Guardiamo sia all'acquisizione di impianti esistenti sia ad altre opportunità, qualora se ne presentasse occasione", ha affermato il top manager, "ci sono 250 milioni di euro per gli investimenti previsti nel piano industriale", una somma che non è stata ancora allocata all'interno delle singole voci di spesa, ma destinata, tra l'altro, "all'ampliamento degli impianti dislocati tra Lazio, Umbria e Toscana".
In tali regioni, "dove si presentano opportunità noi le prendiamo in considerazione", ha proseguito, specificando come il problema non sia "la disponibilità degli investitori a investire", data anche l'ipotesi di ritoccare al rialzo il budget, “ma il processo autorizzativo”.
In particolare, Irace ha sottolineato che Acea potrebbe impegnare capitali e competenze per ammodernare le attrezzature per il trattamento dei rifiuti dell'Ama: "Abbiamo prospettato la nostra disponibilità all'ipotesi di acquisire tali impianti, con formule diverse e anche con il mantenimento di una partecipazione nella stessa Ama, per gestirli e ristrutturarli". Tuttavia, “bisogna vedere il perimetro delle possibili cessioni”, ha avvertito l'ad, “perché se comprendesse anche lo spazzamento e la raccolta per noi questo costituirebbe un impedimento”.
Non c'è, infatti, nessun interesse dell'azienda verso tali segmenti, in quanto l'utility “non ha il know-how nella raccolta e quindi non potrebbe portare sinergie o valore aggiunto”, ha spiegato il presidente, Catia Tomasetti. "Operiamo in diverse regioni e abbiamo 5 mila dipendenti, mentre la società che fa la raccolta ha 8 mila dipendenti concentrati in un'unica città, quindi noi siamo più sulla tecnologia e loro sulla forza lavoro". In ogni caso un'operazione non sembra imminente, ha specificato Irace: "L'amministrazione di Roma si sta muovendo con metodo. C'è un tavolo delle partecipate che permetterà ai decisori politici di avere le informazioni necessarie sulle sinergie per assumere le decisioni".