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Iren, una clausola voluta da Genova mette in subbuglio i soci

where Reggio Emilia when Gio, 10/01/2019 who roberto

Sarà discussa nella prossima assemblea straordinaria la possibilità che in caso di mancata unaninimità sia il socio più forte a scegliere

Genova mostra i muscoli in Irenbucci-appendino.jpg e, dopo essere diventato primo socio, punta ora sulla possibilità di scegliere il management. Una clausola inserita nel nuovo patto parasociale della multiutility, che dovrà essere approvato da un'assemblea straordinaria a fine febbraio, prevede che, in caso di mancata unanimità tra i sindaci di Genova, Torino e Reggio Emilia per la nomina delle tre cariche di vertice (presidente, vice presidente e ad), il sindaco con la partecipazione più elevata al 31 dicembre precedente “avrà facoltà di designare una delle cariche”. In sostanza, diversamente da quanto previsto dal patto in scadenza, il primo socio della multitutility (ad oggi Genova) potrà forzare la mano in caso di mancata unanimità scegliendo un top manager da nominare: in primavera, va ricordato, andrà rinnovato l'intero board di Iren.

La mossa del sindaco Marco Bucci segue una serie di operazioni di acquisti di quote fatte a dicembre da parte dell’amministrazione ligure in virtù delle quali Genova è oggi nettamente il primo socio, con quasi il 19%, davanti a Torino (13,8%) e a tutti i soci emiliani (poco sopra il 15%).
Nelle ultime settimane il libro soci del gruppo è cambiato, mettendo così a rischio equilibri consolidati da anni. Torino e Genova, che condividevano il controllo di Iren con la holding paritetica Fsu, si sono separate e, soprattutto, hanno adottato strategie opposte: il capoluogo piemontese ha venduto il 2,5% scendendo al 13,8% del capitale, mentre Genova è salita al 18,85%. Anche per questo, il dibattito sul nuovo patto si annuncia acceso: il consiglio comunale del capoluogo ligure lo ha già approvato poco prima di Natale, mentre a Torino e Reggio Emilia verrà discusso entro gennaio.

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