Maxi fusione A2a-Hera-Iren? L’assessore regionale all’ambiente frena: troppo grandi
Per Paola Gazzolo, assessore regionale all'Ambiente, “bisogna evitare che l'essere troppo grandi limiti l'attenzione ai territori”
Alla Regione Emilia-Romagna c’è chi frena sull'ipotesi di maxi-fusione tra Hera, Iren e la milanese A2a, rilanciata nei giorni scorsi dal sindaco di Torino e presidente nazionale dell'Anci, Piero Fassino.
Nel commentare la proposta, l'assessore regionale all'Ambiente Paola Gazzolo sceglie la via della prudenza. “Bisogna evitare che l'essere troppo grandi limiti l'attenzione ai territori – spiega all’agenzia di stampa Dire a margine della seduta dell'Assemblea legislativa - i grandi colossi sono utili se però non perdono di vista i territori. Perché i veri colossi sono i cittadini”.
In attesa della nuova legge sui rifiuti - Entro settembre, la Regione Emilia-Romagna dovrebbe approvare una nuova legge sui rifiuti, che ha come obiettivi la riduzione del 20-25% dell’immondizia prodotta, il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata e la graduale dismissione di inceneritori e discariche. “Con una multiutility così grande, che opera su un bacino che va da Torino e Milano fino a Genova, Bologna e Rimini, impostare una trattativa su un diverso modello (anche economico) di gestione dei rifiuti potrebbe essere più complicato”. “Noi diciamo anche ai gestori di andare di più verso il riciclo dei rifiuti - afferma Gazzolo - , anche sul riciclo serve un processo industriale, che non riguarda solo i gestori”. Quindi sull'ipotesi di maxi-fusione tra Hera, Iren e A2a “dobbiamo ragionare”, chiosa l'assessore.
E dell’articolo 35 dello Sblocca Italia dedicato ai nuovi inceneritori, l’assessore Gazzolo ha detto che è “inattuabile. Il piano industriale di quel decreto non sta in piedi”. E in ogni caso, ha aggiunto, “non servirebbe a risolvere i problemi delle Regioni”.