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Per il governatore del Lazio l’impianto di gassificazione di Albano, autorizzato e mai realizzato, non serve alla chiusura del ciclo dei rifiuti

“Sul decreto che è in discussione voglio sottolineare che dalla proiezione dei dati in nostro possesso l’impianto di gassificazione di Albano, autorizzato e mai realizzato, a nostro giudizio non serve alla chiusura del ciclo dei rifiuti, che invece ha raggiunto un suo equilibrio”. A dirlo è il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in audizione dinanzi alla commissione parlamentare ecomafie, facendo riferimento al decreto Galletti. “Rispetto a questo punto abbiamo comunicato in queste ore al ministero dell’Ambiente la nostra opinione, fondata sui dati disponibili allo stato attuale”  ha sottolineato il governatore.

Roma ha le idee chiare - “La Regione non ha esplicitamente detto come vuole impostare la futura pianificazione, li ascolteremo in audizione; mi sembra che però ci sia l’intenzione di rivedere completamente quella precedente. Il Comune di Roma ha le idee abbastanza chiare di come impostare la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, un'impostazione molto ambiziosa, moderna e interessante, che non può non essere compatibile con ciò che succede nella Regione Lazio”. Lo ha detto il presidente della Commissione Ecomafie, Alessandro Bratti, al termine delle audizioni del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dell’assessore regionale ai Rifiuti, Michele Civita, del sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dell’assessore capitolino ai Rifiuti, Estella Marino.

Torino dice no - “L’ipotesi di nuovi inceneritori prevista dall’articolo 35 dello Sblocca Italia è da rispedire con forza al mittente. Su questo speriamo di avere il presidente Chiamparino al fianco". È il messaggio lanciato dagli ambientalisti durante la manifestazione organizzata sotto il palazzo della Regione Piemonte in piazza Castello a Torino. L’iniziativa è promossa da Zero Waste Italy e da un ampio cartello di associazioni ambientaliste.