La sfida tecnologica fa crescere le top utility. Convegno il 22 febbraio a Milano
Si svolgerà a Milano il 22 febbraio la quinta edizione di Top Utility Analysis, che quest’anno sarà focalizzata sul contributo della tecnologia alla crescita del tessuto urbano
La sfida sarà sulle tecnologie. Sulla capacità di essere “smart”, come si dice oggi. Per questo motivo si concentrano su reti, impianti e infrastrutture gli investimenti delle utility italiane (energia, rifiuti, acqua potabile e molti altri servizi ai cittadini e alle imprese), con una crescita del 12,2% - da 4,1 a 4,6 miliardi di euro - per le 100 maggiori aziende italiane, nonostante la flessione dei ricavi dovuta ai ribassi dell’energia. Sono alcuni dei dati emersi dallo studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” curata da Alessandro Marangoni, ceo di Althesys. Il report sarà presentato alla quinta edizione del Top Utility che si terrà a Milano il 22 febbraio dalle 9,30 presso la Camera di Commercio, Palazzo Turati, via Meravigli 9/b. Il rapporto sarà focalizzato sul tema: “Servizi pubblici e innovazione - La sfida tecnologica fa crescere le città”.
Tra le principali evidenze emerge che: gli investimenti sono in aumento, con crescenti risorse dedicate all'innovazione; migliorano i risultati economico-finanziari delle Top 100 utility nonostante la discesa dei prezzi energetici che riduce i ricavi; il settore del waste management è ancora in evoluzione e penalizzato da incertezze normative e regolatorie.
Le 100 maggiori utility italiane hanno subito nel 2015 una riduzione dei ricavi, passati da 120 a 108 miliardi di euro (-9,7%). Tale calo, tuttavia, è dipeso dal crollo dei prezzi di energia elettrica e gas. Escludendo le aziende energetiche, infatti, i ricavi del resto delle imprese di servizi pubblici sono cresciuti in media del 3,2%.
"Nonostante il calo dei ricavi, le utility italiane continuano a investire, soprattutto in innovazione. Nel 2015 gli investimenti delle Top Utility hanno rappresentato lo 0,3% del PIL e l'1,7% degli investimenti fissi lordi effettuati in Italia nell'ultimo anno" dice Marangoni, anticipando alcuni dati dello studio. II quadro varia però tra i diversi settori. Soffrono le aziende di gestione dei rifiuti, che - anche a causa delle incertezze normative - nell'ultimo triennio hanno registrato una progressiva riduzione dei margini. Per le altre utility, invece, la situazione appare più stabile, con una riduzione del rapporto tra debito ed EBITDA nell'idrico, nell'elettrico e per le multiutility e con valori sostenibili, nonostante un lieve peggioramento, per le utility del gas.
Alla presentazione del report seguirà la tavola rotonda "Le Utility tra innovazione e presidio del territorio", alla quale parteciperanno: Stefano Besseghini, Presidente di RSE, Guido Bortoni, Presidente dell’Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico, Simone Mori, Presidente di Assoelettrica e Giovanni Valotti, Presidente di Utilitalia.
A conclusione dell’evento verranno premiate le Utilities che hanno avuto le migliori performance tra le 100 aziende prese in esame dallo studio. Cinque le finaliste individuate per ciascuno dei parametri presi in considerazione:Top Utility Assoluto, Top Utility Sostenibilità, Top Utility Comunicazione, Top Utility RSE Innovazione & TecnologiaeTop Utility Idrotherm Formazione e Risorse umane.
A questo indirizzo è possibile consultare il programma e iscriversi per la partecipazione.